«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Sovranità in conflitto
Festival dell\'Economia

(23 novembre 2012) Presentato oggi a Trento il nuovo tema dell'iniziativa internazionale diventata significativo punto di riferimento

L'ottava edizione del Festival dell'Economia si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno 2013. Il tema scelto "Sovranità in conflitto" va ad indagare, ancora una volta, una questione di grande attualità: gli ambiti nazionali e internazionali ci propongono quotidianamente fatti e situazioni che stimolano una riflessione approfondita sul concetto di "sovranità".

Tito Boeri, responsabile scientifico del Festival, spiega il tema scelto ponendo alcune domande: "A che livello di governo si possono prendere decisioni fondamentali nel determinare il grado di benessere dei cittadini? Fino a che punto è possibile integrare alcune aree di politica economica e non altre? Quale è il livello di integrazione della politica economica ottimale nell'ambito di gruppi di Paesi? Quali cessioni di sovranità vengono imposte dalla costruzione di una unione monetaria?" - e ancora - "Sono vere rinunce di sovranità quelle imposte dal governo multilaterale di fenomeni, come l'inquinamento atmosferico, che influenzano diverse giurisdizioni, travalicando gli stessi confini nazionali? O si tratta dell'unica sovranità possibile? E come si può ridurre il rischio che nella gestione di risorse comuni ci siano comportamenti opportunistici da parte di singoli stati? Come è possibile aumentare il controllo e la legittimazione democratica del coordinamento internazionale di queste politiche?"

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Coredo. Un segno di speranza
Paolo Forno
(19 novembre 2012) Paolo Forno è il nuovo sindaco di Coredo. Con 417 voti Paolo Forno è prevalso nettamente sugli altri candidati sindaco, Renzo Franceschini con 296 e Arrigo Depaoli con 178.

Sono proprio contento che Paolo abbia ottenuto questo risultato. E mi sembra davvero interessante che un giovane intelligente e sensibile come Paolo, a soli ventotto anni, diventi sindaco di un borgo importante della Valle di Non.

E' un segno di speranza. Significa che questa terra sa riconoscere i suoi giovani di valore, premiando l'intenso lavoro culturale che Paolo ha realizzato in questi anni insieme all'impegno che si era messo sulle spalle negli ultimi mesi con l'incarico di sindaco supplente.

Davvero congratulazioni.

http://www.comune.coredo.tn.it/public/userfiles/file/Elezioni/2012%20Comunali/AFFLUENZE%20E%20RISULTATI.pdf

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Ancora bombardamenti su Gaza!
Le bombe su Gaza

(16 novembre 2012) Breve e fragile tregua mentre nella Striscia arriva una delegazione egiziana guidata dal primo ministro Qandil. Nella notte le forze israeliane colpiscono 130 obiettivi a Gaza, il bilancio sale a 21 morti e 235 feriti palestinesi. Lanciati anche 11 razzi verso Israele, che richiama 16mila riservisti e si prepara a un'imminente invasione terrestre 

di Michele Giorgio (www.ilmanifesto.it)

L'arrivo oggi a Gaza di una delegazione ad alto livello dal Cairo, guidata dal premier Hisham Qandil, segna il coinvolgimento aperto, ufficiale, dei Fratelli musulmani egiziani nelle vicende di questo lembo di terra palestinese, da giovedì sotto un massiccio attacco militare israeliano. Non che i nuovi dominatori della scena politica egiziana non avessero mostrato interesse verso le sorti di Gaza. Il presidente Mohammed Morsy ha promesso a più riprese di voler contribuire a migliorare radicalmente la condizione degli abitanti della Striscia. E si sono fatti più stretti i rapporti con i leader di Hamas che hanno avuto un accesso libero e frequente nei palazzi che contano al Cairo. Morsi però si è guardato dal mettere in discussione gli Accordi di Camp David con Israele, contrariamente agli slogan scanditi dal suo movimento durante la campagna elettorale. E quando si è trattato di rinnovare le comunicazioni con l'esercito israeliano per combattere i salafiti armati che agiscono nel Sinai, il presidente egiziano ha avuto poche esitazioni e ha dato all'esercito l'ordine di mantenere il coordinamento con le forze armate dello Stato ebraico.

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E' questo il governo dei tecnici?
Il lancio dei lacrimogeni dal MInistero della Giustizia

Mercoledì 14 novembre, via Arenula, Roma. Nel filmato, realizzato con un  videofonino da un piano alto da un lettore di Repubblica.it, si vedono i ragazzi in corteo correre lungo la strada, dopo aver forzato il blocco della polizia all'altezza del Lungotevere dei Vallati. All'improvviso, dalle  finestre del palazzo del Ministero della Giustizia piovono lacrimogeni  sulla folla in fuga. A giudicare dalla traiettoria, si tratterebbe di  lacrimogeni a strappo: due sembrerebbero partire dal secondo piano sopra le stanze occupate dal ministro Paola Severino, il terzo dal tetto dell'edificio.

http://video.repubblica.it/dossier/protesta-studenti-autunno-2012/corteo-studenti-lacrimogeni-lanciati-dal-ministero-della-giustizia/110992/109382?ref=HREA-1

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Cara Europa. Israele, Palestina e molto altro...
Palestina

di Federico Zappini


Cara Europa,
so che guardi anche tu con apprensione alle notizie che arrivano da Gaza, Tel Aviv e Gerusalemme. So che tendi l'orecchio e in cuor tuo speri che non siano fondate le voci di un imminente attacco di terra dell'esercito israeliano. Non servirebbe il verificarsi di questa eventualità per essere preoccupati, non servirebbe altro sangue per rendere la situazione insopportabile. Principessa Europa, stiamo parlando delle terre nelle quali la mitologia greca pone le tue origini. Territori magici, territori fertili, territori traditi che non si possono che amare. Stiamo parlando delle tua casa e di una parte importante della tua storia.

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Il vicino oriente e la follia che si sta preparando
Gaza

di Ali Rashid

(18 novembre 2012) Gli sviluppi militari dell'offensiva israeliana su Gaza sono imprevedibili e potrebbero sfuggire di mano. Il ministro della Difesa israeliano Barak ha espresso la sua determinazione a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e continua ad ammassare truppe di terra nella zona richiamando altri riservisti. A Barak bisogna ricordare che, a partire dalla guerra contro il Libano del 2006, nessuna operazione militare israeliana ha raggiunto i suoi obiettivi. Gli unici risultati raggiunti finora da questo attacco sono la morte definitiva dell'accordo di Camp David con l'Egitto, il rafforzamento di Hamas sul piano regionale a scapito dell'indebolimento di Abu Mazen e dell'Anp e, di conseguenza, della possibilità di rinascita del processo di pace.

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Conflitto in Medio Oriente. Un nuovo appello di Moni Ovadia e Ali Rashid
Abu Mazen alle Nazioni Unite

(28 novembre 2012) Quattro anni fa, in quei drammatici giorni che seguirono l'assedio di Gaza, lanciammo un appello dal titolo: "La questione morale del nostro tempo". Rappresentava il tentativo non solo di uscire dalla spirale della guerra ma anche dai rituali dello schierarsi con le parti in conflitto, per provare ad indicare una prospettiva diversa, capace di modificare il nostro sguardo su un conflitto che affonda le proprie radici nel cuore di tenebra dell'Europa e del suo Novecento.

Si avviò una carovana. Si nutriva di culture e di storie che la guerra intendeva cancellare, di resistenza nonviolenta a dispetto della chiamata alle armi, di relazioni fra territori e persone nell'intento di valorizzare luoghi e saperi che nell'intreccio del Mediterraneo hanno costruito straordinarie civiltà niente affatto in conflitto. Una rete fittissima di esperienze che hanno interagito con la "primavera araba" dopo la quale niente è più come prima.

Oggi la storia sembra ripetersi, quasi a voler abbattere i ponti di dialogo costruiti a fatica nel contesto dei grandi cambiamenti di questo tempo. Di nuovo assistiamo impotenti al dilagare della guerra. Le popolazioni civili vedono aggiungersi nuove sofferenze e nuove distruzioni, tanto in Palestina dove nuovi lutti si aggiungono ad una interminabile lista del dolore, quanto in Israele dove un numero pur minore di vittime non attenua lo stato di tensione e di paura. Per entrambi, l'insicurezza e l'incertezza del domani avviliscono l'esistenza ed offuscano le menti.

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