«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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La giornata dell'autonomia
La firma dell\'accordo Degasperi Gruber

(5 settembre 2012) Oggi si celebra la Giornata dell'Autonomia, ricordando la data del 5 settembre 1946 nel 66° anniversario del Patto De Gasperi-Gruber firmato a Vienna. La celebrazione è prevista dalla legge provinciale 13 del 2008 e avviene per iniziativa congiunta del Consiglio e della Giunta provinciali.

Un programma denso di avvenimenti che si conclude alle ore 17.00 al Teatro Sociale di Trento con una cerimonia nella quale interverranno i presidenti del Consiglio Bruno Dorigatti e della Provincia Lorenzo Dellai, il capitano del Land Tirol Günther Platter e il presidente del Consiglio delle autonomie locali Marino Simoni. A seguire la lectio magistralis di Filipe Gonzales, già premier spagnolo, cui verrà consegnato il premio internazionale "Alcide Degasperi: costruttori d'Europa".

La manifestazione cade in un particolare momento, contrassegnato da un clima di difficili relazioni fra lo stato italiano e l'autonomia delle province di Trento e di Bolzano. E proprio oggi a Merano, in un evento parallelo, sarà presente - insieme al presidente austriaco Heinz Fischer - il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che proprio di questo difficile momento nelle relazioni fra le comunità trentina e sudtirolese e lo Stato intende farsi interprete.

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Filiere corte, il testo definitivo
festa del ringraziamento
(aprile 2011) Durante l'ultima legge finanziaria il Consiglio Provinciale ha apportato una serie di modifiche alla Legge provinciale 13/2009 "Filiere corte ed educazione al consumo consapevole" in base alle indicazioni della Commissione Europea. In buona sostanza il concetto di "prodotti di prossimità" è cambiato in quello di "prodotti a basso impatto ambientale" che non cambia, anzi forse migliora, il dettato legislativo. Ora la Provincia è chiamata a dare piena attuazione alla legge, centottanta giorni per varare il "Programma triennale per l'orientamento ai consumi e l'educazione alimentare".

il testo definitivo della legge 13/2009

Stupri di massa e business umanitario
Africa

di Fabio Pipinato

(2 settembre 2012) Le Nazioni Unite hanno monitorato un traffico d'armi "straordinario" tra i diversi paesi dei Grandi Laghi verso il Kivu. Armi leggere e pesanti. Compreso il pene che, a queste latitudini, da diversi anni ad oggi, compie stupri di massa.

Le prime notizie ufficiali, stando ai rapporti Onu, risalgono al febbraio 2006 mentre entrava in vigore la nuova costituzione della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ed il paese adottata la nuova bandiera. Mentre a Kinshasha si festeggiava, ad oriente del paese migliaia di ragazze venivano stuprate dallo stesso esercito congolese o da diversi genocidari di professione. Il mese seguente Thomas Lubanga Dyilo fu il primo "signore della guerra" ad essere incriminato dalla Corte penale internazionale dell'Aia. S'è servito di bambini soldato e li ha seviziati. Indifferentemente; maschi e femmine.

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Storie di immigrazione. Appunti di cittadinanza.
nuove frontiere della cittadinanza

"Storie di immigrazione. Appunti di cittadinanza": è il titolo di un percorso che, nel prossimo mese di settembre, verrà realizzato come cornice al nuovo protocollo per "Millevoci".

Il centro interculturale, promosso dodici anni fa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, PAT, Comune di Trento, Università e Iprase per favorire i processi di accoglienza nel mondo della scuola, oggi si rinnova nei contenuti come nel coinvolgimento di due nuovi soggetti (Centro per la formazione alla Solidarietà internazionale e Cinformi). Indicando nel concetto di cittadinanza la nuova frontiera del proprio agire nell'ambito del sistema scolastico trentino.

Nel ricco programma (vedi allegato) di iniziative previste, il concerto di Gianmaria Testa a Cles nella serata del 29 settembre.

la brochure del percorso

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Sulla fame non si specula
Desertificazione

Approvata pochi minuti fa dal Consiglio Provinciale la mozione di adesione alla campagna "Sulla fame non si specula".

(12 settembre 2012) Con soli tre astenuti, il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha approvato la mozione (primo firmatario Michele Nardelli) che prevede l'adesione alla campagna internazionale "Sulla fame non si specula". Eppure la fame nel mondo è il primo degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, ma questo di certo non ferma la finanza internazionale, la quale attraverso prodotti finanziari legati alle materie prime e ai prodotti agricoli, specula sulla fame. Si specula sulla fame (che investe 900 milioni di persone) e sulla malnutrizione (che riguarda almeno il doppio delle persone). Dopo la Regione Lombardia, anche il Trentino si unisce alla richiesta di non fare affari sulle tragedie delle popolazioni, cosa che dovrebbe andare pari passo con politiche di corretto uso delle risorse e di buona cooperazione internazionale.

Il testo della mozione

Intorno alla politica e ai privilegi
Lupo

di Michele Nardelli

Questo articolo è uscito oggi come editoriale del quotidiano L'Adige

(20 settembre 2012) Il Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige - Sud Tirolo ha votato la nuova legge sulle indennità dei consiglieri regionali. Una riduzione significativa dell'indennità lorda, l'abolizione della diaria, un tetto massimo alle spese, un taglio sullo stipendio netto nell'ordine del 10% che a cascata riduce le indennità per la giunta e gli uffici di presidenza, che va ad aggiungersi alla sterilizzazione di ogni aumento automatico già realizzata nel corso di questa legislatura e all'abolizione dei vitalizi operata nel corso della passata legislatura ed entrata in vigore con questo mandato consiliare. Un intervento legislativo atteso, frutto di una difficile mediazione che ha visto convergere tutte le forze politiche. Con questo provvedimento, i consiglieri provinciali e regionali del Trentino Alto Adige - Sud Tirolo avranno a partire dal 2013 le indennità più contenute rispetto ad ogni altra regione italiana, oltre ad essere l'unica Regione ad aver già esecutiva l'abolizione dei vitalizi.

Mi pare oltremodo significativo che ciò avvenga in una Regione dove in capo alle Province Autonome di Trento e Bolzano figurano competenze di autogoverno particolarmente ampie, il che comporta un impegno legislativo e amministrativo ben superiore ad ogni altra istituzione di pari livello sul territorio nazionale.

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Specialità e federalismo
Biodiversità

di Michele Nardelli

(8 settembre 2012) Il Presidente Giorgio Napolitano si incontra con quello austriaco Heinz Fischer nell'anniversario dell'Accordo Degasperi Gruber e in un momento molto particolare della storia dell'autonomia. L'incontro ha in sé un valore evocativo di un passaggio tanto delicato quanto lungimirante nella soluzione del conflitto sudtirolese. A cui corrispondono parole importanti a tutela della specialità.

Ignari della delicatezza della questione e della pesantezza delle loro parole, gli esponenti veneti del centrodestra e della Lega si scagliano contro l'accordo Degasperi Gruber (e l'autogoverno che ne viene) che considerano un privilegio ingiustificato, facendo emergere in questo tutta la loro incultura politica.

Ciò che oltretutto non capiscono è che la specialità non è in alternativa alla riforma in senso federalista dello Stato Italiano, che invece proprio da qui dovrebbe partire per comprendere come l'autogoverno sia una delle condizioni per affrontare la crisi e governare al meglio questo paese. Perché autogoverno significa coesione sociale e cultura della responsabilità, ingredienti decisivi per vincere la sfida di questo passaggio di tempo.

L'Italia ha una straordinaria ricchezza che sono le sue diversità regionali, la loro storia e un patrimonio artistico ed archeologico unico al mondo, la posizione geografica e l'attraversamento che ne ha plasmato le identità culturali, la bellezza del territorio, il valore dell'agire umano nel suo rapporto con la terra e i suoi prodotti. E davvero non conosco regioni povere. Semmai impoverite, dallo smarrirsi delle loro identità e dall'assistenzialismo che ne ha minato l'orgoglio. E il cui riscatto non può venire che dall'autogoverno.

La riforma in senso federale dello Stato deve partire dai territori e dalla capacità di darsi nuove classi dirigenti che amino la loro terra. E da un governo nazionale consapevole che le sfide del tempo si vincono solo insieme ai territori, non loro malgrado.