«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Presentato dall'assessore Marta Dalmaso il Convegno internazionale di venerdì 12 e sabato 13 ottobre "Non basta l'accoglienza, dobbiamo attrezzarci per una scuola multiculturale"
"La scuola trentina è già bene attrezzata ed opera bene per l'integrazione degli studenti stranieri, ma possiamo trovare modalità ancora più pregnanti per essere in prima linea su questo fronte". Con queste parole l'assessore provinciale all'istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha sintetizzato il senso del Convegno internazionale promosso dal Centro Formazione Insegnanti con due giornate di confronto su "Formarsi ad un Ethos interculturale", un viaggio esplorativo nelle scuole italiane, il 12 e 13 ottobre 2012 presso l'Auditorium Melotti Mart Rovereto. Rilessione su alcuni dati interessanti sugli studenti stranieri di seconda generazione.
(11 ottobre 2012) Il Presidente Dellai dopo l'incontro avvenuto stamattina con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, assieme agli altri Presidenti delle Regioni italiane, ha espresso vivo apprezzamento per l'incontro e per i contenuti del successivo comunicato diramato dal Quirinale.
"Il Capo dello Stato - ha commentato Dellai - ha voluto ribadire per l'ennesima volta che, nell'ordinamento della Repubblica, le Regioni e le Province Autonome hanno un ruolo fondamentale e che questo fatto non può essere messo in discussione per effetto di distorsioni o comportamenti riprovevoli verificatisi in alcune realtà del Paese."
di Michele Nardelli
(24 gennaio 2017) Perché non s'impara mai nulla? Che cosa deve ancora accadere per comprendere che la natura ci sta presentando il conto?
C'è ben poco di casuale nei drammatici avvenimenti che in questi giorni riempiono le cronache italiane e sbaglieremmo a pensare che il tema sul quale confrontarci debba essere la tempestività dei soccorsi. Che pure si pone, ma è forse quello meno complicato cui dare risposta.
La questione di fondo è un'altra. O sapremo mettere in discussione l'attuale modello di sviluppo, oppure dovremmo rassegnarci a considerare l'emergenza come normalità.
Purtroppo è lungo questa seconda strada che siamo incamminati. Nonostante viviamo in un'area geografica temperata che pure attenua fenomeni altrove ben più radicali, non c'è stagione che non porti con sé effetti disastrosi dovuti essenzialmente ai cambiamenti climatici, esito a loro volta di culture e prassi che non sanno porsi il tema del limite.
di Roberto Devigili
Le Comunità di Valle (CdV) hanno iniziato la loro recente attività portando avanti i compiti (assistenza sociale, mense scolastiche, edilizia abitativa agevolata, ecc.) tradizionalmente già svolti dai comprensori, ora sciolti. Tra poco alle stesse sarà assegnata la gestione di alcuni servizi (appalti, entrate e tributi, informatizzazione dei servizi comunali fin qui svolti, separatamente, dai singoli comuni); attività queste ultime che dovrebbero decollare in forma associata nei primi mesi del prossimo anno. Molto importanti sono anche i compiti di programmazione che le CdV si sono viste assegnare dalla riforma istituzionale: tra questi, forse il più delicato, riguarda certamente il piano territoriale.
Per la realizzazione del piano territoriale è previsto un percorso particolarmente complesso di raccolta di informazioni, di ascolto dei vari soggetti del territorio e di codecisione con gli otto comuni che compongono la nostra comunità.
(7 ottobre 2012) "Ho poche cose da dire perché i protagonisti di oggi sono gli aquilani, aggiungo solo che questo auditorium è per noi un messaggio di fiducia, di rinascita civile, è uno dei tanti segnali che ci fa capire che esiste anche un tessuto civile e istituzionale ancora sano, che ispira la propria attività a quei principi semplici ma importanti che si chiamano solidarietà e responsabilità".
Queste le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento oggi alla conferenza stampa che si è tenuta prima dell'inaugurazione del nuovo "Auditoriumalparco" della città de L'Aquila. La conferenza, ospitata proprio nel cuore dell'Auditorium ai piedi del palco dove nel tardo pomeriggio si è esibita l'Orchestra Mozart diretta dal maestro Claudio Abbado, ha visto la presenza tra gli altri del sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, di Renzo Piano e del sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
In serata, alla cerimonia di inaugurazione dell'auditorium, ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
di Gianmaria Testa
Ma non era così
che mi avevano detto il mare
no non era così
e poi tanto di notte
cosa vuoi mai vedere
quì c'è uno che grida
che dice ch'è tardi
e bisogna partire
qui c'è uno che grida
e si deve partire
E mio padre non c'è
è rimasto da solo a masticare la strada
perchè dice che tanto
sarà guerra comunque
e dovunque si vada
l'ho lasciato alla porta di casa
che sputava per terra
come fosse un saluto
l'ho lasciato che sputava per terra
come se fosse un saluto
Ma non era così
che mi credevo di andare
no non era così
come un ladro, di notte
in mano a un ladro di mare
e mio padre alla porta di casa
che guardava per terra
come se avesse saputo
e mio padre che guardava per terra
come se avesse saputo...
http://www.musictory.it/musica/Gianmaria+Testa/Rock
(10 ottobre 2012) Un bel dialogo quello svoltosi alla libreria Papiro lunedì sera con Francesca Bottari e Federico Zappini sull'immirazione cinese in Trentino. Bello perché non scontato, bello perché non in bianco e nero, bello perché è forse la prima volta che se ne parla pubblicamente dopo l'interessante inchiesta giornalistica di Simone Casalini sul Corriere del Trentino. E bello perché la cittadinanza si costruisce nella conoscenza reciproca, nella capacità di uscire dagli stereotipi, nel voler incrociare gli sguardi.
Avrei voluto ringraziare Francesca e Federico già a conclusione della serata ma un attimo di esitazione... Allora lo facco qui. Insieme in questi mesi abbiamo avviato un percorso di rivisitazione del modo di intendere la pace e i diritti umani fuori dalla retorica e dai riti che hanno troppo spesso banalizzato queste parole. Grazie. (mn)