«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
di Piergiorgio Cattani
(21 settembre 2012) Il Trentino come lo vediamo adesso si fonda su due pilastri: uno, politico-istituzionale, rappresentato dall'autonomia speciale; l'altro, che potremmo definire socio-economico, basato principalmente su di una struttura solidaristica e inclusiva che trova nel movimento cooperativo una originale concretizzazione.
Più che cercare le radici identitarie nella storia del Principato vescovile, che pure conserva vestigia degne di nota, occorre valorizzare questi presupposti culturali: la cura del territorio, il senso del lavoro, la capacità di mettersi insieme per il progresso della comunità. Il sostanziale buon governo austroungarico, con un Trentino per certi versi già proiettato in una dimensione europea, ha poi lasciato infrastrutture materiali e immateriali (dalle strade al Catasto all'istruzione obbligatoria fino ai 14 anni) sconosciute a molte altre zone d'Italia e che poi, dopo la seconda guerra mondiale, sono state riformate garantendo un decennale sviluppo.
Taglio di 300 consiglieri, indennità ridotte. Il piano delle Regioni prevede un taglio di un terzo dei consiglieri e nuove forme di controllo. Ma attenzione alla demagogia...
(27 settembre 2012) I governatori delle Regioni e delle Province autonome hanno deciso di prendere l'iniziativa con una proposta piuttosto radicale: via un terzo dei consiglieri regionali in tutta Italia, indennità ridotte e più controlli. I governatori chiedono all'esecutivo di agire per decreto.
Il documento è stato approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome all'unanimità ed è stato illustrato da Vasco Errani, presidente della Conferenza, al capo dello Stato e successivamente al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. "Si tratta di misure giuste e necessarie che dovranno essere contenute in un decreto legge", ha detto Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi.
Le misure proposte sono le seguenti: taglio al numero dei consiglieri regionali, che dovrebbe portare a diminuirli di circa 300 (un terzo degli attuali); attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti; piena trasparenza e pubblicità dei dati relativi ai costi di funzionamento delle istituzioni e dei gruppi consiliari. Se i Consigli Regionali non si adegueranno viene prevista una riduzione ai trasferimenti per le Regioni.
Tutto bene, dunque? Niente affatto. Perché tagliare i privilegi è una cosa, scassare le istituzioni un'altra. E poi... Dov'è finito l'autogoverno?
Il documento della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
(24 settembre 2012) Guido Melis, deputato del PD, grande conoscitore e studioso della pubblica amministrazione, offre una disamina puntuale dei problemi che affliggono la Sardegna e che si riverberano anche sulla politica nazionale.
Il saggio in allegato è la relazione alla Scuola politica delle ACLI sarde, L'Argentiera (SS), 22 settembre 2012.
(20 settembre 2012) Piazza della Mostra è uno degli angoli più belli della città di Trento. Sovrastata dal Castello del Buonconsiglio, segna l'ingresso verso il centro storico, fa da cerniera con il quartiere di San Martino (l'antico quartiere rivierasco, quando l'Adige attraversava la città), con le Predare, con la Torre Verde.
Eppure oggi questa piazza è ridotta ad un parcheggio di automobili, circondata dal traffico e da alcuni edifici abbandonati. E' il caso dell'ex Questura, vuota da ormai sette anni, la cui destinazione museale è stata più volte ribadita ma il tempo passa e nulla si muove in questa direzione. Nell'interrogazione a risposta immediata del consigliere Michele Nardelli rivolta all'assessore Panizza si chiede ragione di questo abbandono e dei tempi per la ristrutturazione dell'importante edificio, che un tempo fungeva da struttura di servizio del Castello. Proprio ieri se ne è parlato in un sopraluogo con il sindaco di Trento (vedi il diario di bordo).
Il Comune e la Parrocchia di Albiano hanno promosso una serie di conversazioni a tema con altrettanti testimoni privilegiati del nostro tempo. Uno di questi incontri è stato dedicato al valore che assume l'associazionismo nella vita di una comunità, chiedendo al Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani una riflessione della quale vi proponiamo una sintesi.
Il volontariato, un tratto di questa terra
di Michele Nardelli
Sono davvero a ringraziarvi per l'opportunità che mi viene offerta di parlare delle forme partecipative, perché rappresenta uno dei tratti che hanno fatto diversa questa nostra terra, il Trentino, aiutandola ad affrontare un tempo sempre più segnato dallo spaesamento, ovvero dal venir meno delle identità sociali e ideologiche del Novecento, offrendo nuovi strumenti di coesione sociale.
Proprio da qui parte la riflessione che vi voglio proporre sul ruolo e il valore dei corpi intermedi, di tutte quelle realtà che stanno a metà strada fra il singolo cittadino e le istituzioni. Parlo delle forme di organizzazione sociale, sindacale, culturale ed anche politica che aiutano il cittadino ad essere meno solo di fronte a un contesto in rapida trasformazione.
I dati del Ministero
Ancora 34 mila siti da bonificare. Picco di malati atteso fra il 2015 e il 2020: 680 mila le persone che potrebbero ammalarsi. Ancora 32 milioni di tonnellate da smaltire.
Prima che entrasse in vigore la legge del 1992, che ha messo al bando l'amianto, l'Italia era uno dei maggiori consumatori di amianto in Europa. E oggi si trova quindi con un fardello di oltre 34 mila siti a «potenziale contaminazione di amianto», di cui 373 con rischi di primo livello. Un numero destinato a salire fino a 500, quando sarà completata la mappatura delle Regioni italiane. Sicilia e Calabria mancano infatti ancora all'appello, mentre in Piemonte sono censiti in maggioranza i siti che contengono amianto naturale. Sono i dati che emergono dal 15esimo quaderno del Ministero della Salute dedicato alle patologie correlate all'esposizione da amianto.
Dal dopoguerra al 1992 l'Italia ha prodotto 3,7 milioni di tonnellate di amianto grezzo, mentre il Cnr ha evidenziato che l'amianto cemento ancora da bonificare ammonta a 32 milioni di tonnellate in Italia. Se venissero rimosse 380 mila tonnellate all'anno, occorrerebbero 85 anni per liberare il bel paese da questo materiale letale. Sul fronte della salute, questo si è tradotto in una incidenza del mesotelioma pari a 3,6 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e 1,6 ogni 100 mila per le donne. Ma la latenza della malattia, oltre 40 anni, potrebbe far salire il numero dei malati, il cui picco è atteso fra il 2015 e il 2020. Sono 680 mila le persone esposte al rischio.
Il Trentino, con la LP 13/2012 di cui ero proponente, si è dato uno strumento per ovviare alle lacune della legislazione nazionale e rendere efficace e certa l'azione di bonifica del territorio. L'aggiornamento del piano da parte della Provincia Autonoma di Trento uscirà a breve e conterrà criteri, tempi e modalità dell'assegnazione del sostegno pubblico alla bonifica nonché i criteri per lo smaltimento.
Il film "Soltanto il mare" (18 settembre) e l'incontro "Le autonomie locali europee e l'immigrazione" (21 settembre)
Nell'ambito degli incontri "Storie di immigrazione, appunti di cittadinanza", il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, in collaborazione con Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Il Gioco degli Specchi, UISP Sport per tutti, il Centro Millevoci e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento propone 10 appuntamenti sul tema dell'immigrazione a tutta la cittadinanza. Tutte le iniziative sono inserite nella rassegna annuale "Nel limite. La misura del futuro." promossa dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.