«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Aiuti di Stato per la banda larga. Il parere trentino a Bruxelles
Banda larga

(31 luglio 2012) La Commissione Europa del Consiglio provinciale ha approvato un documento, che vale come partecipazione dell'assemblea legislativa trentina al processo di consultazione aperto dalla Commissione europea sul testo di revisione delle regole riguardanti gli aiuti di Stato per lo sviluppo rapido di reti a banda larga. Si è fatto riferimento anche alla fresca approvazione in Consiglio provinciale della legge che adotta il software libero in tutte le articolazioni dell'ente Provincia Autonoma. In allegato il documento.

Il documento approvato

Irpinia, Terremoto del 21 agosto 1962. Cinquanta anni fa. Una fine del mondo annunciata
Heatherwick Studio, Seed Cathedral, Shanghai Expo, 2010

di Ugo Morelli

(anticipazione dal libro di Ugo Morelli, Erba cedra e segreti amori. Il terremoto dentro, in corso di pubblicazione)

(agosto 2012) Come quercia squassata da ponente, violentata in ogni foglia, la terra sobbalzò, scommattuta, poverella, si perse, si squarciò, si aprì, ferita a morte e mostrò i danni irreparabili fatti da intere generazioni di sfruttatori incapaci di sopportarne la bellezza. Come i chichilicanti stavano su le case, in cima alle colline, e nei posti solatii, scelti dalla sapienza antica per viverci la vita propria e quella dei figli, e dei figli dei figli. Sembravano proprio quelle costruzioni che chiamavamo chichilicanti, fatte con le noci sgagnuliate e mondate con cura, per non rompere neppure un pezzo piccolo del frutto, disposte l'una sull'altra, tre alla base più una sopra, appoggiate in verticale, per giocare da bambini a farle cadere con un soffio. Tremendo fu il soffio quando il mondo tremò: niente trovò più pace. Gli uccelli persero il canto. Gli uomini la via. Non fu più lo stesso il mondo intorno a noi, lo perdemmo per sempre e, oggi, sembra il fantasma di quel che era, somigliante appena appena, solo a guardarlo da lontano. Non se ne capisce più niente. Così come non capimmo niente di cos'era un terremoto, ancora più oscure furono le cose che accaddero dopo. Tutto andò in frantumi, come le lastre delle finestre, lastre di terza scelta con gli "occhi" di fusione, che caddero in pezzi alla prima scossa.

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L'acqua è pubblica. Bocciati i governi Berlusconi e Monti
Cascata del Nardis, Pinzolo

La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 che disponeva la possibilità di privatizzazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali, quindi anche il sistema idrico

(21 luglio 2011) La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 (''Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo'') convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sia nel testo originario che in quello risultante dalle successive modificazioni, che disponeva la possibilità di privatizzazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali, quindi anche il sistema idrico integrato, su cui pochi mesi prima c'era stato il referendum. Il governo insomma avrebbe cercato di reintrodurre la normativa sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali abrogata dal referendum popolare. A fare ricorso erano state sei regioni: Puglia, Lazio, Marche, Emilia-Romagna, Umbria e Sardegna.

Il Trentino, dal canto suo, aveva messo in campo le prerogative statutarie dell'autonomia per proseguire nella gestione diretta da parte dei comuni (o attraverso società in house interamente pubbliche) mentre prosegue il progetto di scorporo del settore acqua da Dolomiti Energia per la creazione di una società in house per il servizio idrico nei Comuni attualmente serviti da DE.  

Controlli ambientali dopo l'incendio di Lavis
Un\'immagine dell\'incendio nella notte del 21 luglio scorso

Un'interrogazione in Consiglio provinciale sugli effetti dell'incendio di luglio in una delle aree più esposte del Trentino 

(30 agosto 2012) L'incendio avvenuto nella notte fra il 20 e 21 luglio scorso alla ditta "Marino Moser & figli" nella zona industriale di Lavis, prossima all'abitato di Zambana, si presume abbia provocato il rilascio di sostanze pericolose causate dall'incenerimento della carta e plastica stoccate nella ditta.

Le "nubi nere" sprigionate dagli incendi spesso raggiungono gli strati alti dell'atmosfera e a causa dello scioglimento dei materiali plastici e gommosi incendiati ripiombano sulle abitazioni, sui terreni coltivati e nelle falde acquifere attraverso venti e pioggia (presenti quella notte), provocando danni ambientali ed ecologici d'ingente consistenza.

Il testo dell'interrogazione

Il fiore del deserto, il teatro del tempo
Il folto pubblico al Museo di scienze naturali
Giovedì sera si è svolta a Trento la seconda rappresentazione de "La Ginestra. Il fiore del deserto", realizzata dalla compagnia teatrale MULTIVERSO teatro di Michela Embriaco, in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, all'interno della rassegna annuale che il Forum stesso propone sulla Cultura del Limite. 

La serata ha preso avvio con la presentazione da parte degli ospiti di casa del messaggio relativo al luogo (il Museo di Scienze Naturali di Trento) in cui si è deciso di svolgere la messa in scena dello spettacolo. Di particolare interesse è stato l'intervento di Michele Lanzinger (Direttore del Museo) che ha portato una riflessione - coinvolgente - sul tema del limite secondo le angolazioni e le prospettive che la scienza è in grado oggi di offrire, anche in termini di conoscenza del mondo naturale e di come, quest'ultimo, sia in grado di difendersi (una volta oltrepassato il limite) mediante una peculiare resilienza specifica ed una capacità di assorbimento ed adattamento alla circostanze avverse.

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L'autonomia, un patrimonio ineludibile
Giovanni Segantini

La comunicazione del Presidente della PAT Lorenzo Dellai

(19 luglio 2012) ... Siamo infatti in una situazione di gravità senza precedenti e di particolare complessità. Si mescolano, in modo talvolta imperscrutabile, gli effetti di processi strutturali che stanno radicalmente cambiando il quadro generale.

Mi riferisco alla crisi economica e finanziaria, che - dopo la prima fase legata ai problemi delle banche americane e  dei sofisticati quanto artificiosi prodotti finanziari globali - si è trasformata ora nella crisi dei debiti sovrani dei paesi europei, con le conseguenti politiche di aumento della pressione fiscale e di riduzione della spesa pubblica, il cui combinato disposto sta producendo una gravissima fase di recessione e di disoccupazione. Mi riferisco alla crisi politico-istituzionale dell'Europa, incapace, fino ad ora, di essere all'altezza della grande scommessa della moneta comune. Mi riferisco, infine, alla particolarissima fragilità politica con la quale il nostro Paese ha affrontato questo insieme di problemi: una fragilità che ha prodotto l'attuale governo "tecnico", che agisce certamente con logiche di emergenza dovute al contesto internazionale ma rischia di compromettere, sul piano interno, quel che ancora resta dello spirito di coesione nazionale.

Il Trentino è inevitabilmente "dentro" questi processi, sia dal punto di vista sociale ed
economico, sia da quello istituzionale...

Il testo integrale della comunicazione del Presidente Dellai

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La Ginestra. O il fiore del deserto
Ginestra

di Giacomo Leopardi

E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.

Giovanni, III, 19

Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null'altro allegra arbor né fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti. Anco ti vidi
De' tuoi steli abbellir l'erme contrade
Che cingon la cittade
La qual fu donna de' mortali un tempo,
E del perduto impero
Par che col grave e taciturno aspetto
Faccian fede e ricordo al passeggero.
Or ti riveggo in questo suol, di tristi
Lochi e dal mondo abbandonati amante,
E d'afflitte fortune ognor compagna.

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