«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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L'emigrazione di ritorno
Un immagine dell\'incontro con gli ex migranti
Cronaca di un incontro nel cuore del Marocco, da dove provengono molti dei nostri migranti. L'Adige di domenica 22 gennaio dedica un'intera pagina a questo reportage. 

di Michele Nardelli

Kelăat Es-Sraghna, Marocco. Molte delle persone che assistono all'incontro parlano l'italiano, alcuni con la cantilena del dialetto delle nostre valli dove hanno lavorato. E dato che l'immigrazione avviene frequentemente per passa parola, da territorio a territorio, il Trentino è diventata per molti di loro la terra dove rifarsi una vita, dove sono nati i loro figli, una nuova casa. Nonostante l'aver ricevuto, dopo tanti anni di lavoro, la cittadinanza italiana, per un istinto che ci lega ad una terra hanno scelto di ritornare nel loro paese d'origine. Quasi avessero un debito aperto verso il paese che quand'erano giovani hanno deciso di abbandonare.

La pagina de L'Adige

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La visita in Trentino dell'ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub
L\'incontro

Al centro del colloqui l'Autonomia, gli immigrati e le possibilità di parternariato economico.

(27 febbraio 2012) Il modello dell'Autonomia, l'importanza dell'immigrazione e le possibilità di parternariato economico in settori che vanno dall'agroindustria alla cooperazione al centro dei colloqui oggi fra il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l'ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Aboyoub, classe 1952, già ministro del Commercio estero e dell'Agricoltura del suo Paese. Un incontro cordiale e costruttivo, nel corso del quale sono state gettate le basi per futuri rapporti di collaborazione fra il Trentino e il Marocco, in particolare con la regione dell'Alto Atlante, che presenta diversi punto in comune con la provincia di Trento.

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Siria, il silenzio dell'Occidente
primavera?

(27 febbraio 2012) Il dott. Breigheche Aboulkheir, presidente della comunità islamica del Trentino Alto Adige e esule siriano, mi segnala questa intervista a Massimo Cacciari che volentieri propongo ai lettori. 

L'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari è una delle figure più autorevoli nel panorama culturale italiano, studioso di filosofia e di religioni. La Siria e il medio Oriente li conosce molto bene, meta di suoi viaggi recenti.

«Qualche anno fa sono stato ad Hama, in una delle città che erano state più gravemente colpite dai bombardamenti di Hassad nel 1982, quando il regime aveva represso nel sangue, con migliaia di morti, i primi tentativi di rivolta contro la dittatura. Una città meravigliosa, con i caratteristici mulini sull'acqua, candidata a essere sito dell'Unesco, un popolo meraviglioso. Eravamo stati ricevuti dal sindaco e dalle autorità locali. Ma di quello che era successo pochi anni prima non si poteva parlare. Il clima era di palese terrore, alle nostre domande nessuno rispondeva».

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L'Italia sono anch'io
Migrante
"L'Italia sono anch'io": 110mila firme. Consegnati alla Camera due ddl popolari

di Vladimiro Polchi - da www.repubblica.it

(6 marzo 2012) Chi nasce in Italia è italiano. Urne aperte agli stranieri che vivono e lavorano nel nostro Paese. Una montagna di firme e due leggi di iniziativa popolare rilanciano la riforma della cittadinanza e il diritto di voto amministrativo agli immigrati. È il primo bilancio della campagna "L'Italia sono anch'io": 19 organizzazioni coinvolte, oltre 100 comitati locali e un migliaio di volontari impegnati per sei mesi. Il risultato? Circa 110mila firme consegnate alla Camera, ben oltre il tetto necessario delle 50mila.

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Regioni, la mappa del benessere...
Il logo di Sbilanciamoci!

... e del malessere. Le classifiche dell'ultimo Rapporto Quars, che dal 2003 ci dice come stanno davvero le cose, con criteri e indicatori alternativi al Pil

(15 aprile 2012) Che il PIL sia uno strumento inservibile per misurare il benessere e la qualità della vita, è un fatto acclarato. Lo si sapeva bene, in realtà, già alla fine degli anni '60, quando Bob Kennedy dichiarava agli studenti dell'Università del Kansas che il PIL "misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta", e due illustri economisti, William D. Nordhaus e James Tobin, davano alle stampe un saggio importante, provocatoriamente intitolato Is Growth Obsolete? E lo si sa ancor meglio oggi, mentre assistiamo al fiorire di iniziative da parte di governi, istituzioni internazionali, reti della società civile globale (per un'utile ed esaustiva rassegna in merito, si veda il numero monografico dedicato a Il benessere oltre il PIL de «La Rivista delle Politiche Sociali», n. 1, 2011) destinate a individuare indicatori in grado di cogliere le molteplici dimensioni che concorrono a determinare la stato di salute di un territorio e della popolazione che lo abita, partendo da ciò che per le persone davvero conta: un ambiente pulito, la tutela del lavoro, dei diritti e della salute, servizi e istruzione di qualità e per tutti, un tessuto sociale coeso, attivo e solidale.

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Una nuova sfida per l'autonomia trentina
Trentino, la povertà del dopoguerra

(22 febbraio 2012) Completamento dell'Accordo di Milano, un quadro definitivo del contributo finanziario del Trentino allo Stato italiano, autonomia integrale e nuove competenze della nostra autonomia, ma anche nuove responsabilità: queste le parole chiave della comunicazione di Lorenzo Dellai al Consiglio Provinciale (in allegato). 

La relazione del Presidente Dellai

Dietro i Forconi
Paul Klee

(21 febbraio 2012) Il nuovo direttore di Politica Responsabile è Franz Libero Bonomo, che propone una riflessione su un movimento di protesta, quello composto dai Forconi e da altri soggetti siciliani, che a inizio anno ha messo in ginocchio l'economia della regione piu vasta d'Italia. In breve tempo il carburante si è esaurito e i supermercati svuotati. I media tradizionali hanno prima ignorato il fenomeno e solo dopo alcuni giorni vi hanno prestato attenzione, oscillando tra minimizzazione e criminalizzazione. Chi sono i protagonisti di quel blocco? Cosa chiedono? Che ripercussioni possono avere i fatti siciliani sulla politica nazionale? Vieni a discuterne con noi, come sempre, su Politica Responsabile (www.politicaresponsabile.it)