«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Inizia così "Il sarto di Ulm", l'ultimo lavoro di Lucio Magri. Quel sarto era la metafora di un'idea senza tempo, a dispetto della storia che l'aveva condannata all'oblio. Lucio Magri era un comunista così.
di Michele Nardelli
Vedo in giro un'euforia forse eccessiva intorno all'epilogo dell'era Berlusconi. La sua fine, sia chiaro, l'abbiamo auspicata in molti ed ora che l'uomo di Arcore è costretto a farsi da parte per la propria incapacità di gestire una situazione complessa e che il suo governo ha contribuito a determinare, non si può non tirare un sospiro di sollievo.
Ma niente di più. Nel senso che il tunnel dal quale uscire è ancora lungo, non solo perché l'eredità che ci lascia è di quelle pesanti, ma perché se Berlusconi ha potuto governare per così tanti anni vuol dire che ha avuto il consenso di un paese che si è andato smarrendo sul piano dei valori e dell'immaginario collettivo. Un'amnesia profonda, fatta di populismo e cattiveria sociale, di spaesamento e di caduta morale.
di Fabio Pipinato
(1 dicembre 2011) La motrice della Chiesa è fatta di molti laici, preti, vescovi che lottano, sul campo, a fianco dei più poveri. Con tutte le difficoltà che questo comporta. Il lavoro, sempre, si scontra con le autorità politiche. Pazienza. Questa Chiesa di frontiera è spesso e per fortuna ingenua e chinandosi verso il povero non protegge a dovere la schiena. Andiamo per ordine. Dal mondo al piccolo paesino di periferia.
Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone per sabato pomeriggio alle ore 17.00 a Trento (Via Belenzani - Piazza Duomo) un sit in di solidarietà con le popolazioni arabe
(23 novembre 2011) Quel che accade in queste ore nei due più importanti paesi arabi, l'Egitto e la Siria, è fonte di grande inquietudine. La primavera che pure tante speranze ha aperto in tutto il Mediterraneo rischia di trasformarsi in un bagno di sangue. Nella grande Siria i morti dall'inizio della protesta contro il regime di Assad sono più di cinquemila e, nonostante le proteste della Lega araba, il regime non accenna ad allentare la repressione. Eppure, anche in un potere che fino a ieri sembrava monolitico si aprono contraddizioni profonde, crescono le diserzioni e le voci critiche, si fa più forte la pressione internazionale. In Egitto, a meno di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, sono già quaranta le vittime della repressione da parte dell'esercito, a configurare una sorta di colpo di stato militare o comunque a condizionarne l'esito. E il governo dà le dimissioni. Eppure una rinata dialettica politica ha fatto sì che siano almeno cinquanta i partiti in lizza, come si evince dalla mappa molto interessante che ha elaborato un giovane trentino che vive al Cairo e che opera presso le Nazioni Unite. Si chiama Jacopo Carbonari e lo ringraziamo per questo lavoro di analisi che vi proponiamo in allegato.
(20 novembre 2011) Arrivano i dati sul voto in Spagna dove il Partito Popolare ottiene la maggioranza assoluta dei seggi, ponendo fine a quel governo Zapatero che tante aspettative aveva prodotto anche in una certa parte della sinistra italiana. Non era una strada nuova, quella del leader del Psoe, l'esito non poteva essere diverso. Per uno sguardo completo sul voto: www.elpais.com
In Italia i sondaggi promuovono invece nettamente il neo premier Mario Monti. L'uscita di scena di Berlusconi, apre uno scenario nuovo e tutto sembra essere in movimento. Ecco i dati resi noti dall'agenzia Demos sulle preferenze di voto degli italiani. http://demos.it/a00652.php
"...Appare di tutta evidenza come la perdurante difficoltà di accesso al credito per le imprese imponga un impegno congiunto di tutti gli attori per mobilitare le energie disponibili pubbliche, private e collettive. Per questo la Giunta provinciale ha deliberato di riunirsi in seduta straordinaria, unitamente ai Presidenti e Direttori delle banche del territorio, dei Confidi e delle altre Istituzioni finanziarie per valutare le reciproche proposte e disponibilità a contrastare o comunque attenuare questo difficile momento congiunturale".
Conclude in questo modo il documento proposto dalla Giunta Provincia all'incontro con i soggetti del credito, del mondo assicurativo ed integrativa trentina che qui pubblichiamo in allegato.