«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Domenica 9 ottobre 2011, in occasione della Camminata senza confini per la pace che ha collegato Rovereto con il Colle di Miravalle e la Campana dei caduti, si è svolta una Tavola rotonda dal titolo "La montagna fra speranza e disincanto". Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani sono stato invitato a proporre una riflessione iniziale.
di Michele Nardelli
(ottobre 2011) La montagna non è più incantata. Il luogo che più ci avvicina all'infinito e che più di altri può aiutare a guardarci dentro, ha dovuto fare i conti - nella storia come nel presente - con la malvagia normalità della guerra piuttosto che con la pace. Quando le guerre si facevano (e ancora si fanno) per ridisegnare i confini, questi avevano come orizzonte quel segno a matita che da bambini disegnavamo ed oltre il quale il sole saliva o scendeva. Le montagne coincidevano con il confine, il punto di contatto e il limite dopo il quale iniziava l'altro da te, a prescindere che questo altro avesse i tuoi stessi caratteri somatici, parlasse la tua stessa lingua, professasse il tuo stesso credo religioso e che la sua impronta culturale fosse simile o diversa.
Ho conosciuto Carlo Dorigati nei primi anni '70...
(17 ottobre 2011) La qualità e le filiere corte nelle mense pubbliche, prerogativa della nuova legge provinciale sui prodotti di prossimità, sembra ancora ben lontana. E' quel che è accaduto per l'appalto di alcune mense, dove alla fine quel che conta è il massimo ribasso. Un'interrogazione a risposta immediata presentata da Michele Nardelli in Consiglio provinciale
(25 settembre 2011) Sono oltre duecentomila i partecipanti alla marcia Perugia Assisi del cinquantenario, persone di generazioni diverse e provenienti da tutte le regioni italiane, ma anche dai paesi del Mediterraneo. Oltre milletrecento i trentini e fra loro anche 19 nuovi cittadini richiedenti asilo.
In primo piano l'impegno per il taglio delle spese militari e per la sospensione del programma di acquisto dei cacciabombardieri F35 che prevede una spesa di 16,5 miliardi di euro (particolare attenzione ha avuto il pannello promosso dalle associazioni trentine e dalla campagna nazionale che potete vedere nella foto qui accanto).
Martina mi invia queste righe: «... perchè la Pace oggi è una questione tra sversale che si riflette nella quotidianità, nella responsabilità individuale che la democrazia richiede per essere davvero tale. Oggi c'è un Pese vero che marcia portando sulle strade la necessità di guardare al mondo e non rinchiudersi in sè stessi. Celebrare i 50 anni d'impegno assieme a generazioni diverse che si sono passate il testimone è l'espressione più alta di come i concetti di Pace, Legalità, Solidarietà e Diritti Umani siano parole vive e cariche di significato concreto...» Martina Camatta, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
di Mohammad Dauod Hussein Ali *
Oggi è il 7 ottobre. Esattamente dieci anni fa la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha dato inizio agli attacchi contro l'Afghanistan. La guerra ha portato alla caduta del regime talebano e per il paese ha avuto inizio una nuova era. Negli anni successivi sembrava che, con l'appoggio internazionale, l'Afghanistan avrebbe potuto iniziare il suo cammino verso il progresso e che l'accordo dei paesi occidentali sulla questione afghana potesse finalmente porre fine ad una guerra sanguinosa.