«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Un impegno comune in difesa dell'autonomia
Autonomia in galleria

L'incontro a Roma dei presidenti Dellai e Durnwalder con il ministro Fitto e la delegazione parlamentare

(24 agosto 2011) Nel vertice con i parlamentari trentini e altoatesini, oggi a Roma nella sede della Provincia autonoma di Trento in via della Scrofa, è stato ribadito con forza la volontà di richiedere il rispetto delle prerogative dell'autonomia speciale. E dai senatori, come dai deputati presenti, è stato assunto in questo senso un impegno preciso: all'incontro, infatti, erano presenti tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, che hanno convenuto con forza della necessità di volontà di lavorare assieme.

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Un sultano nella Turchia trentina
la fontana nel ione

Moena in festa dal 19 al 21 agosto

di Francesca Zeni e Ilaria Chiocchetti*

(19 agosto 2011) Avreste mai immaginato di veder sventolare decine di bandiere turche nel cuore delle Dolomiti? O di cercare assetati una fontana e di trovare, tra i fienili trentini, il busto di un uomo con fez e mustacchi accanto all'acqua che sgorga fresca dalle montagne? A Moena oriente e occidente si mescolano, e ogni estate ne viene ritualmente celebrato l'intreccio. Uno dei quartieri più antichi della città dolomitica prende il nome di "Turchia", e accanto ai tradizionali tabià e agli affreschi con scene di caccia sulle pareti delle case, offre allo sguardo sfondi rossi con la mezzaluna e la stella.

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Previsioni del tempo
Jacques Attali
Jacques Attali, già consigliere di Mitterand e primo presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, che nel 2006 aveva correttamente previsto una crisi globale più grave di quella del 1929, ci avvisa dell'incombente catastrofe (e sceglie una data interessante per farlo: 11 settembre 2011).

Sta per arrivare un doppio choc ed è tempo di prepararsi. Doppio perché riguarda la crisi bancaria e le finanze pubbliche. Sarà qui tra breve e nessuno ci ragiona sopra, come se bastasse non pensarci per scongiurarlo. Ecco come si svilupperà:

1. La Grecia non dispone più degli strumenti per finanziare il suo deficit, smetterà di appianare i suoi debiti, una parte delle pensioni e dei salari pubblici. Tutte le banche che hanno prestato denaro alla Grecia e le aziende che le hanno venduto armi e prodotti di prima necessità subiranno perdite.

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La lunga rinascita della biblioteca di Sarajevo
L’immagine simbolo della distruzione di Vijećnica è quella del violoncellista Vedran Samjlović, che sublima il momento suonando sulle macerie all\'interno della biblioteca

Intervista a cura di Nicole Corritore (da www.balcanicaucaso.org)

(26 agosto 2011) Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992 iniziò il bombardamento della biblioteca di Sarajevo. La Viječnica fu distrutta dalle granate incendiarie dell'esercito serbo bosniaco, e migliaia di libri bruciarono nel rogo. Kanita Fočak, architetto sarajevese, testimone di quegli eventi, ricorda la vita, gli amori, la storia di uno dei simboli della città.

Prima

E' importante separare la storia dell'edificio dalla storia della biblioteca stessa. L'edificio della Viječnica (Rathaus, palazzo comunale) è stato costruito negli ultimi anni dell'800 secondo la volontà delle autorità austroungariche. Dopo quasi cinque secoli di dominio ottomano, la popolazione non era molto contenta di avere un altro padrone. Le autorità austroungariche decisero allora di costruire l'edificio per dimostrare la loro potenza e per rendersi amici i musulmani locali scegliendo, secondo la loro opinione, uno stile orientale.

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Finanza e bombe a grappolo
bombe a grappolo

Nomi famosi, tra cui Royal Bank of Scotland, Barclays e la HSBC. Londra, è scandalo sulle banche "salvate"

L'Independent rivela in un'inchiesta: gli istituti bancari britannici, due dei quali salvati dal fallimento grazie a un intervento statale, stanno investendo milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo

(16 agosto 2011) Le principali banche britanniche, due delle quali sono state salvate dagli stessi contribuenti, stanno investendo centinaia di milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo, nonostante il movimento globale per la messa al bando della produzione e del commercio delle armi. L'esclusiva dell'Independent sostiene che la Royal Bank of Scotland, la Lloyds TSB, Barclays e la HSBC avrebbero fornito finanziamenti ai produttori di bombe a grappolo, sebbene un anno fa - questo stesso mese - la Gran Bretagna abbia firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo, un trattato globale che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle bombe a grappolo. Il quotidiano sottolinea che la RBS, salvata da fondi pubblici, dopo il crollo dovuto alla crisi del credito, ora appartiene per l'83% ai contribuenti britannici. (da GR1)

Mediterraneo tra integrazione e conflitto
il logo di cittadinanza euromediterranea

La sezione "Linguaggi" del Festival "Oriente Occidente" presenta

Mediterraneo tra integrazione e conflitto

Nove appuntamenti per lanciare uno sguardo a 360 gradi sul Mediterraneo di oggi e di ieri, ai suoi equilibri, le sue potenzialità e i suoi nodi irrisolti. L'iniziativa è parte integrante del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

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La trappola dell'austerità
La crisi del \'29

Un amico mi segnala l'articolo di Marco d'Eramo pubblicato su "il manifesto" di domenica 21 agosto. Si tratta di un interessante punto di vista, peraltro di uno dei migliori giornalisti e commentatori di quel giornale. Ma che non è convincente quando s'interroga sulle vie d'uscita: servono politiche sovranazionali in relazione ai territori, gli unici soggetti che possono ricondurre l'economia ad una dimensione vera capace di mettere le briglia ad una finanza impazzita.

di Marco d'Eramo

(21 agosto 2011) Nel medioevo la terapia più accreditata per guarire i malati gravi era il salasso, che i cerusici praticavano con entusiasmo. La cura riusciva anche se di solito il paziente moriva. Che i politici di Europa e Stati uniti si comportino come medici di Molière è da tempo sotto gli occhi di tutti. E tutti possono constatare quali rovinose conseguenze hanno le misure di austerità imposte con la forza (del credito) a Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Italia dai banchieri, da Angela Merkel e Nicholas Sarkozy. Questi tagli decurtano la capacità di spendere nei popoli cui sono inflitti. Minore spesa significa meno beni prodotti o in commercio. Quindi meno posti di lavoro. Quindi ancora minore domanda in una spirale recessiva. E per di più, minori redditi generano meno entrate fiscali, quindi in fin dei conti il rigore accresce il disavanzo pubblico invece di sanarlo: più sono austeri, più gli stati devono ricorrere all'indebitamento. L'austerità funziona esattamente da salasso sul corpo economico delle nazioni. Se ne è accorto ieri anche il New York Times che in un editoriale ha giudicato controproducente il rigore fiscale che infiamma i dirigenti politici europei e statunitensi definendo «punitive» le misure imposte ai paesi debitori.

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