«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Il 4 novembre di ogni anno si celebra in Italia, dal 1919, la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. E proprio in questa data il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ha simbolicamente deciso di riunire l'assemblea con i suoi 80 rappresentanti, appartenenti ad associazioni, istituzioni ed enti, che si è aperta con la presentazione dell'enorme scritta "NO F35", realizzata per esortare a ridurre le spese militari.
29,5 miliardi di euro spesi ogni anno per le forze armate stridono con la difficile situazione economica che il paese sta attraversando, e l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, del costo di 16,5 miliardi di euro, ancora di più.
di Fabrizio De Andrè (dall'album "Anime salve")
(testo dedicato alla tragedia di Genova)
Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê
Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei
nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte
nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ
Approvato dall'aula l'ordine del giorno sulla "Finanza di territorio" che vedeva come primo firmatario il consigliere Michele Nardelli.
(17 dicembre 2011) L'ordine del giorno si prefigge l'obiettivo di rendere sistematico il coordinamento dei soggetti finanziari del Trentino nell'affrontare l'attuale situazione di crisi. Avevo posto questo tema all'attenzione del presidente Dellai già un anno fa. Nei mesi scorsi, in Consiglio Regionale, ho presentato con il gruppo consiliare una mozione affinché Pensplan dedicasse una parte dei propri investimenti al territorio. L'incontro promosso dalla Provincia il 14 novembre scorso con i soggetti finanziari trentini ha posto esattamente questo problema, anche se l'esito è ancora tutto da verificare. Con questo ordine del giorno questo percorso viene rafforzato e precisato nei suoi obiettivi.
Intenzioni di voto, sale il centrosinistra
Centrodestra indietro di 10 punti
Ancora un calo per i partiti che sostengono il governo. Pdl e Lega Nord al 35,5%. Pd, Sel, Idv e i loro alleati al 45,5%. Fermi il Terzo Polo e il Movimento 5 Stelle. Un sondaggio commissionato dal quotidiano "la Repubblica".
(1 novembre 2011) Sale al 10% esatto il vantaggio del centrosinistra sul centrodestra nel sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it. A un mese e mezzo dall'ultimo rilevamento, il centrosinistra arriva al 45,5% (era al 44%) e il centrodestra scende di due punti, dal 37,5% al 35,5%. In un quadro in cui la fiducia nel governo e nel premier è ormai scesa a livelli minimi, diventa dunque più rilevante il dato delle intenzioni di voto. Rispetto a settembre si muovono quasi esclusivamente i due blocchi maggiori l'uno in contotendenza rispetto all'altro. Restano fermi sia il Terzo Polo inchiodato da tempo al 13% che il Movimento 5 Stelle (3,5% come a settembre dopo l'impetuosa salita dal 2,5% di giugno), mentre la Federazione delle sinistre risale all'1,5% (era scesa allo 0,5%).
TABELLA: LE INTENZIONI DI VOTO
Stranieri e cittadinanza. Anche in Trentino la campagna "L'Italia sono anch'io". Due disegni di legge di iniziativa popolare per la cittadinanza e il diritto di voto.
Sabato 29 ottobre parte la raccolta firma per la presentazione di due disegni di leggi di iniziativa popolare. Alla campagna aderiscono già 32 realtà dell'associazionismo politico e sociale. L'appuntamento è sabato dalle ore 10.00 in poi a Trento, Via Oss Mazzurana ancolo Via Diaz
La finanza sta distruggendo la società, cancellando il problema del riscaldamento climatico.
di Susan George
(ottobre 2011) In Europa la crisi finanziaria è quella che preoccupa la maggior parte della gente e che gode della copertura più ampia sulla stampa, ma non è l'unica. La gente fa bene a preoccuparsi della finanza, visto che nella vita reale l'attuale caos finanziario si traduce in alta disoccupazione giovanile, pesanti tagli ai servizi pubblici e in tutte quelle misure di austerità che sono destinate ad aggravare la crisi. Ci troviamo inoltre in una grave crisi di disuguaglianza. In Europa, ma soprattutto negli Stati Uniti, dagli anni Venti o Trenta del Novecento il benessere non è mai stato così mal distribuito. Gli "indignados", gli "indignati" hanno completamente ragione a identificarsi con il "99 per cento": hanno compreso che l'uno per cento al top ha aumentato enormemente il proprio reddito mentre tutti gli altri lo stanno perdendo. Tuttavia, ritengo che la crisi più drammatica sia quella di cui meno parliamo, il global warming e il cambiamento climatico. La crisi climatica avrà infatti gli effetti più profondi sulla stessa civiltà, e in paragone renderà irrilevanti le nostre preoccupazioni finanziarie. Provo a spiegare con un'immagine ciò che intendo.