«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
(19 febbraio 2012) L'economista e ambientalista cileno Manfred A. Max-Neef, invitato da Habitech a parlare durante il Festival dell'Economia 2011, è stato intervistato dal Corriere della Sera. L'articolo, dal titolo "Ricette. «L'economia locale nuovo motore di sviluppo»", è stato pubblicato a pag. 12 del Corriere Economia di lunedì 13 febbraio 2012.
Nel giugno 2011 Max-Neef, considerato tra i leader mondiali della sostenibilità, è stato il protagonista del convegno organizzato da Habitech all'interno del Festival dell'Economia di Trento. L'evento ha riscosso un notevole successo, sia per gli argomenti trattati che per l'eccezionalità della presenza dell'economista cileno in Italia.
(13 febbraio 2012) Condannati a 16 anni i vertici dell'Eternit di Casale. E' la decisione pronunciata dal giudice Giuseppe Casalbore al maxi processo di Torino contro lo svizzero Stephan Schmidheiney, 64 anni, e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 89 anni.
L'accusa aveva chiesto per i due, accusati di disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche, una condanna a 12 anni, aumentati a 20 a causa della continuazione del reato. (da www.lastampa.it)
di Roberto Devigili
(3 marzo 2012) Qualche mese fa i rappresentanti dei Comuni della Rotaliana hanno bocciato la mia proposta che chiedeva alla Comunità di Valle di farsi promotrice dell'unificazione dei servizi idrici (acqua e fognatura). Contro la proposta si erano coagulati i timori di alcuni amministratori preoccupati di "perdere potere", di altri timorosi di dover mediare le loro tariffe più favorevoli con quelle, più elevate, presenti in altri Comuni e, infine, una certa insofferenza verso la neonata Comunità di Valle.
(11 febbraio 2012) Giuseppe Marino, il nuovo direttore di Politica Responsabile, riflette sul tema dell'integrazione in Italia partendo da Lampedusa, dove circa un anno fa, a reti unificate, si annunciava l'inizio dell'invasione dei migranti provenienti dalla Tunisia (204, con il primo sbarco). La primavera araba, le furbizie politiche, i ricatti dei dittatori nordafricani e la prospettiva di un futuro migliore erano il motore del fenomeno. La gestione italiana del flusso migratorio ha reso un rivolo d'acqua una fiumana. Si è voluto infondere timore per poi rassicurare. La realtà è un'altra. Gli immigrati che giungono sulle nostre coste via mare sono solo il 10%. Per il restante 90% il processo di integrazione è spesso diverso. Invisibile e lento, contribuisce al sistema e garantisce la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali dell'economia italiana. La loro è un'integrazione mite. Discutiamone insieme, su www.politicaresponsabile.it
di Michele Nardelli
(10 febbraio 2012) Ci siamo detti più volte che per uscire davvero dal Novecento è necessario elaborare le sue tragedie. Chiediamoci serenamente: l'abbiamo fatto? Siamo stati capaci di indagare a fondo la Shoah, il Gulag ed Hiroshima?
Se oggi l'Europa è percorsa dall'inquietante rinascere di forme di estrema destra che si richiamano al nazismo e attraversata da populismi ben più estesi innervati di xenofobia e razzismo, significa che quelle pagine tragiche si sono chiuse senza indagarne l'origine, chiudendo gli occhi sulla colpa politica e morale, accettando la falsa coscienza di chi ha detto "non sapevo", evitando una riflessione collettiva sulla "banalità del male", nel difficile riconoscere che il criminale alberga in ognuno di noi.
(7 febbraio 2012) "Quello che vogliamo trasmettere alla comunità è un messaggio al tempo stesso di preoccupazione e di fiducia. In questi due giorni abbiamo ragionato a lungo sul tema dell'Autonomia e su quello, speculare, della situazione economica, in particolare esaminando tempi e modi delle misure che dobbiamo assumere per contrastare gli effetti della recessione, che minaccia l'Italia ma anche noi. L'Autonomia è il primo e principale strumento a nostra disposizione per rilanciare lo sviluppo del Trentino".
Così stamane il presidente Lorenzo Dellai, a conclusione della due giorni programmatica che ha visto impegnata, a Lagolo, l'intera Giunta provinciale, in un confronto a 360° su tutti i temi principali dell'agenda politica.