"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Incontro di presentazione del libro "Senza parole" realizzato dall'associazione Politica Responsabile e che raccoglie una parte significativa dei temi trattati all'interno del sito www.politicaresponsabile.it
"Senza parole. Cronache e idee dall'autunno della politica" - pubblicato dalla casa editrice Erickson - vuole essere un contributo alla discussione politica in Trentino e non solo. Le presentazioni che saranno organizzate sul territorio nei prossimi mesi saranno l'occasione per approfondire alcune delle idee che già nel sito e nel libro hanno trovato spazio provando a dare loro maggiore concretezza. Nel primo incontro il tema sarà la Politica, la sua crisi e la necessità di immaginarne una nuova centralità. Lo faremo partendo dall'esperienza trentina degli ultimi quindici anni e con uno sguardo curioso al prossimo futuro.
"Non più, non ancora. Le stagioni politiche del Trentino tra passato, presente e futuro". Sabato 21 settembre 2013, ore 17.30. Cognola (Trento), Centro Civico delle Marnighe.
Ne discutono: Michele Nardelli, Ugo Morelli, Lorenzo Dellai, Alberto Pacher, Ugo Rossi. Porterà il saluto della casa editrice Erickson Riccardo Mazzeo.
L'inaugurazione lunedì 2 settembre alle 18.00 con i presidenti del Consiglio Bruno Dorigatti e del Forum Michele Nardelli.
L'atrio di Palazzo Trentini torna a riempirsi di fotografie: dal 30 agosto al 14 settembre sarà infatti possibile visitare, presso la sede del Consiglio provinciale, la mostra fotografica "...lontan massa son 'ndat pur stando qua...", realizzata dal fotografo veneziano Graziano Arici e dedicata al grande poeta veneto Andrea Zanzotto scomparso due anni fa.
La mostra è visitabile nell'atrio d'ingresso da venerdì 30 agosto.
Aleksandar Hemon
Il progetto Lazarus
Einaudi, 2010
In ogni luogo, fuori posto
di Michele Nardelli
Era lì, su uno scaffale. Attendeva che trovassi il tempo per prenderlo fra le mani. Ogni libro è per me un oggetto animato, che chiede rispetto, che cambia nel tempo perché diversi sono i tuoi occhi, che si arricchisce dei tuoi appunti e diviene - ben oltre l'acquisto in libreria, dettato in questo caso dal richiamo balcanico - qualcosa di tuo. Quando ancora questa relazione non è cominciata, rimane lì, in attesa di appartenere a qualcuno. Poi accade che in un locale pubblico della mia città, venga fuori il nome di Aleksandar Hemon come possibile testimone di un incrocio di sensibilità, fra vecchie migrazioni austroungariche e moderni sguardi balcanici. E allora quel libro inizia la sua nuova vita.
(27 ottobre 2013) In queste ore di attesa, nelle quali ti scorrono nella mente tante cose ed il senso del proprio agire prima di ogni altra, il mio fratellino Carlo mi invia queste parole di Kavafis. Entrano nel cuore e non posso non farne tesoro...
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Charles King
Il miraggio della libertà
Storia del Caucaso
Einaudi, 2014
«...sarà mai possibile pensare al Caucaso come parte dell'Europa? Concepire l'Europa come un luogo che non si fermi al fiume Oder e neppure al Bosforo, è diventato possibile allorché l'Europa si è ridisegnata come insieme di valori, smettendo di vedersi come insieme di confini ben definiti...»
«Montagne maestose e valli impervie che per oltre mille chilometri fanno da barriera tra le immense steppe asiatiche e gli aridi altipiani dell'Anatolia e dell'Iran, là dove si incontrano Europa, Russia e Oriente. Una terra di struggente bellezza e di quotidiana barbarie, che unisce in un inestricabile groviglio etnie, cultre e lingue diverse, tra Georgia, Armenia, Azerbajdzan, Cecenia, Ossezia e una miriade di altri piccoli Stati».
Il 14 luglio di vent'anni fa se ne andava il poeta Leo Ferrè. Ci ha lasciato uno straordinario repertorio di poesia e brani (ho nel cuore "Pepee", nella foto con Ferrè), ha musicato ed interpretato come nessun altro i poeti maledetti, ha raccontato con grande sensibilità il suo tempo. Un pensiero e due incanti.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=5fVPkIn_fGA
Cartolina da Istanbul / Costantinopoli
Nell'ambito del percorso annuale "1914 - 2014. Inchiesta sulla Pace nel secolo degli assassini"
il Forum trentino per la Pace e i Diritti umani presenta
A che serve un poeta
la storia vera di Danièl Varujan
armeno, nato il 20 aprile 1884, ucciso il 26 agosto 1915
Le poesie di Daniel Varujan, poeta barbareamente assassinato nel corso della deportazione del 1915, sono diventate memoria e simbolo per l'intera comunità armena sparpagliata nel mondo . Perché puoi tentare di eliminare un intero popolo ma basta che resti qualcuno , qualcosa, una parola bene-detta, che da questa può rinascere tutto.
con Sabrina Simonetto, voce narrante
Daniel Demirci, violino
Federico Magris, violoncello
Pino Angeli, chitarra
Fabio Rossato, fisarmonica
Voce in armeno, Alfred Hemmat Siraky
Suoni, Corrado Ruzza
Luci, Mattia Bonanome
Testo e regia, Paolo Domenico Malvinni
Inizio spettacolo ore 19.30