"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(4 aprile 2011) Politica responsabile è diretta da oggi, per due settimane, da Tommaso Iori e Mattia Pelli, che ci invitano a riflettere sui Sinti trentini. L'irriducibilità della cultura romanì è sempre stata quanto di più difficile e sfuggente da indagare. L'assenza è la cifra del loro vivere nel mondo dei Gage (il nostro). In questi ultimi anni assistiamo però a un fenomeno nuovo e insolito: i Sinti in Trentino hanno deciso di proporsi attivamente sul fronte delle politiche pubbliche che li riguardano. Partecipano ai tavoli, incontrano esponenti dell'amministrazione, avanzano soluzioni. Sarebbe da sconsiderati non cogliere l'opportunità che i Sinti trentini stanno offrendo a tutta la comunità. Come sempre, ne parliamo insieme su Politica responsabile, commentando e ponendo domande ai direttori. Ciao, a presto.
Claudio Napoleoni
Cercate ancora
Lettera sulla laicità e ultimi scritti
Editori Riuniti, 1990
«... Però non c’è dubbio (e questo è uno dei risultati che ha conseguito la critica più recente al marxismo soprattutto in sede filsofica) che in realtà la liberazione all’interno del marxismo è ancora concepita come dominio: naturalmente si tratta di un dominio rovesciato, non è più la cosa che domina l’uomo, è l’uomo che domina la cosa, l’uomo che sta nella storia senza più perdere la sua caratteristica di soggetto ma riconquistandola fino in fondo e quindi dominando il mondo. Ci sono naturalmente dei luoghi classici in cui questa cosa è detta, ma poi l’intera tradizione del movimento operaio concepisce il comunismo in questo modo; il comunismo è finalmente quella condizione in cui l’uomo si riappropria di ciò che gli sarebbe proprio e cioè di essere il signore dell’universo. C’è quindi ancora all’interno del marxismo, se mi consentite questo gioco di parole, la dominazione del dominio, dentro la teoria e perciò dentro la pratica.»
Mercoledì 16 marzo 2011, dalle ore 18.00 in poi
Notte tricolore
Giovedì 17 marzo 2011, dalle ore 16.00 in poi
La Costituzione racconta l'Italia
Organizza la Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con ANPI, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, Terre del Fuoco
Serata di presentazione del libro "Intervista al Novecento" di Simone Casalini
Intervengono: Fabrizio Cambi - Docente di Letteratura tedesca all'Università di Trento; Simone Casalini - Caposervizio della cronaca del "Corriere della sera-Corriere del Trentino"; Gian Enrico Rusconi - Professore emerito di Scienza Politica all'Università di Torino
La riflessione si svilupperà a partire dal libro di M. Nussbaum, "Libertà di coscienza e religione", ed. Il Mulino, 2009.
Intervengono Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e Giuseppe Rizza, evangelico, docente di etica sociale al CSEB (Centro Studi di Etica e Bioetica di Padova) e collaboratore dell'Università degli Studi di Trento.
L'incontro nasce da un progetto pensato dall'Associazione Altrimenti onlus - organizzazione di volontariato di matrice cristiana protestante - ed ha come finalità quella di stimolare una riflessione sulle dinamiche della libertà in alcuni ambiti. Il programma si articola in cinque incontri (vedere allegato).
Gli Amici del Libro di Martignano presentano
Sidelki - Badanti
Documentario di Katia Bernardi. Proiezione e incontro con l'autrice.
Più che saggi letterari questi tre scritti di Herta Müller possono essere definiti incontri con una poesia intesa come vita, come pane quotidiano, come unico mezzo per sopravvivere. L'autrice riflette infatti su tre poeti e racconta del loro esprimersi in poesia, cercando nella loro esperienza l'"immagine dell'essere umano". Esperienza che non fu solo quella del totalitarismo, ma fu soprattutto, per loro e per una fetta importante dell'umanità, quella della continuità inconcepibile del totalitarismo: attraverso il nazismo, la guerra, i campi di concentramento, fino ai regimi comunisti dell'est europeo. Generazioni diverse e successive, perdute entro questa continuità senza vie di fuga dalla trappola.