"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Presentazione dell'ultimo libro di Raniero La Valle "Paradiso e libertà. L'uomo, quel Dio peccatore" (ed. Ponte alle Grazie, 2010).
«La tradizione della fede, una fede che "prevale sulle dottrine che la rappresentano", è una tradizione vivente. Per questo l'esperienza religiosa e la stessa indagine teologica non sono mai fini a se stesse, perché raggiungendo Dio raggiungiamo anche l'uomo e la sua storia...»
(Omaggio alla Sardegna e a Fabrizio De Andrè)
In li Monti di Mola
la manzana
un'aina musteddina era pascendi
Sui Monti di Mola
la mattina presto
un'asina dal mantello chiaro stava pascolando
Fabrizio De André - Mauro Pagani (1984)
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov'è che andate
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
e a montare l'asino c'è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
usciamo dal mare per asciugare le ossa dall'Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra
Ballata per tre uomini e una donna
... Lei lo accolse sull'uscio a piedi nudi
con un profumo di bucato fresco
che lui immediatamente riconobbe;
senza parlare gli slacciò le scarpe,
poi tolse via le armi e la divisa,
poi lo lavò in ogni angolo del corpo
con una spugna e un pentolone d'acqua
messo a scaldare sulla stufa a legna...
Il primo incontro del nuovo anno nell'ambito del percorso "Per una cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani vedrà come protagonista Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino.
Fra i molti messaggi che in questi giorni sono arrivati ne voglio riprendere uno.
«Ora che tutt'intorno, a ogni balcone, la donna compie riti di fecondità e di morte, versa acqua nei vasi, immerge fiori, ravvia le lunghe foglie, schianta i seccumi, libera i buttoni per il meglio della pioggia, per il più caldo del sole, o miei giovani e forti, miei vecchi un po' svaniti, dico prego: sia grazia essere qui, grazia anche l'implorare a mani giunte, stare a labbra serrate, ad occhi bassi come chi aspetta sentenza. Sia grazia essere qui, nel giusto della vita, nell'opera del mondo. Sia così.»
Insieme all'Augurio di Mario Luzi ti mando anche il mio insieme a Elena e Flavia.
Riccardo
A cent'anni dal censimento del 1910: per conoscere le minoranze che popolavano l'Impero
Incontro con la narratrice Sarajevese Kanita Focak, promosso nell'ambito del percorso "Cittadinanza Euromediterranea"
Uno sguardo importante sul passato comune che ebbero Bosnia e Trentino, una voce capace di raccontare la guerra recente che ha insanguinato i Balcani.
Intermezzo musicale di Sergiu Ciurea (clarinetto) e Marcel Oloeru (fisarmonica) a cura della Biblioteca Comunale di Borgo Valsugana e del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani