«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Se la sinistra abbandona i diritti nel deserto
Diritti...

Riporto questo articolo di Barbara Spinelli pubblicato su la Repubblica. Non lo condivido, ma ritengo che possa costituire una chiave di lettura di quel che è avvenuto nelle ultime settimane. Riservandomi di commentarlo nei prossimi giorni. 

di Barbara Spinelli

C'era una volta Italia Bene Comune, ovvero Italia giusta: in mezzo a una crisi economica mai vista dopo il '45, la sinistra sembrò cercare la parola, che la squadrasse da ogni lato. Giustizia non era solo sociale. Comprendeva diritti che proprio in tempi di disagio la persona possa accampare. Che siano fondamentali: irrinunciabili come i primi 12 articoli della Costituzione. In fondo non basta chiamarli diritti: meglio parlare di autodeterminazione del cittadino, come dei popoli. Gli inglesi usano il termine empowerment: padronanza di sé. Nata da un accordo fra Pd e Sel, la Carta d'intenti di Italia Bene comune denunciava "i guasti del pericoloso bipolarismo etico" invalso per un ventennio.

 

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Le ragioni di una coesione che ha fatto diverso il Trentino
Nettuno

di Bruno Dorigatti, Michele Nardelli, Andrea Rudari *

(13 maggio 2013) Non crediamo si possano definire fisiologiche le fibrillazioni che in questi giorni stanno caratterizzando il centrosinistra autonomista trentino. Ovviamente ci sta che su singole scelte amministrative possano esserci valutazioni diverse, corrispondenti ad altrettante sensibilità, ma ci sono questioni di rilevanza sociale e finanziaria sulle quali non sono ammissibili ombre nel giudizio, né riteniamo accettabili modalità polemiche che rischiano di minare la reciproca fiducia all'interno della coalizione.

Ma ancora più gravi sono a nostro avviso le ripetute uscite di questi giorni che hanno teso ad accreditare l'idea secondo la quale la rinuncia del presidente Alberto Pacher a candidare come leader della coalizione nelle elezioni di ottobre sarebbe il frutto di pesanti eredità lasciate nella gestione della PAT da parte di Lorenzo Dellai.

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Muri solidi, territori fragili
Terrazzamenti Valle di Cembra
(9 maggio 2013) Si è concluso domenica il Meeting europeo sui paesaggi terrazzati, che abbiamo avuto l'onore di organizzare in valle di Cembra: condividiamo con te un breve articolo di sintesi, nel quale puoi trovare anche i collegamenti alle slide con le relazioni del convegno "Lavorare il paesaggio, terrazzamenti e muri a secco tra identità e valori"

Se il paesaggio è una saga, in questo ultimo fine settimana in Valle di Cembra ne è stato raccontato un pezzo, aggiungendo un piccolo tassello a quella narrazione collettiva che dà espressione viva al rapporto tra l'uomo e il territorio. "Lavorare il paesaggio" è stato questo: uno sforzo collettivo di analisi, conoscenza e descrizione dei paesaggi terrazzati, del loro valore, delle loro potenzialità.

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Una lapide sulla strada dei diamanti
La lapide in ricordo dei volontari assassinati vent\'anni fa

di Andrea Rossini

(20 maggio 2013) Amici e familiari hanno posto una stele nel luogo della strage dei tre pacifisti italiani Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni, uccisi il 29 maggio di venti anni fa mentre portavano aiuti alla popolazione bosniaca.

"Voglio condividere con voi la memoria di quel giorno." Agostino Zanotti, uno dei due sopravvissuti alla strage del 29 maggio, inizia un lungo racconto. Davanti a lui ci sono alcune decine di parenti e amici delle vittime, italiani e bosniaci, i rappresentanti delle autorità locali e dell'Ambasciata d'Italia.

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L'avranno letto? Il Manifesto di Ventotene, in versione integrale.
Dedica di Altiero Spinelli

(22 agosto 2016) Oggi si incontrano a Ventotene Merkel, Hollande e Renzi per parlare di rilancio del progetto politico europeo. L'elemento simbolico di farlo nel luogo dove Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli scrissero nel loro esilio il Manifesto di Ventotene, ovvero la proposta degli Stati Uniti d'Europa, non è affatto banale.

Qualche anno fa, come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, proposi che il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento si recasse a Ventotene come segno di attenzione verso la necessità di rilanciare un progetto europeo in crisi ma non se ne fece nulla, testimoniando in questo modo come la crisi di visione investisse anche le nostre istituzioni locali.

In quell'occasione mi resi conto come il "Manifesto di Ventotene" fosse sconosciuto ai più (compresa la quasi totalità dei consiglieri provinciali) e la stessa sensazione ce l'ho anche in questi giorni dove pure quel "manifesto" viene continuamente evocato.

Il testo del Manifesto di Ventotene

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Fondo strategico di investimento territoriale
Lagorai

(4 maggio 2013) Approvato dalla Giunta provinciale il programma di utilizzo delle risorse regionali del Fondo strategico di sviluppo regionale.

Il Fondo regionale è stato istituito per promuovere il finanziamento di interventi strategici per lo sviluppo del territorio: per il 2013 la sua dotazione è di 500 milioni di euro, ripartiti in parti eguali fra le Province di Trento e Bolzano. Il Programma a cui la Giunta ha dato il via libera è un atto necessario al fine di consentire l'impegno di queste risorse: esso indica le concessioni di credito da assegnare rispettivamente alla Provincia e alle società da essa controllate.

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L'anomalia diventa normalità
Metamorfosi

(27 aprile 2013) Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo. E' un governo di larghe intese, che dà continuità alla maggioranza politica anomala che aveva espresso il governo dei tecnici. Così l'anomalia diventa proposta politica. E' un fatto nuovo. Non il cambio di sguardo di cui ci sarebbe bisogno.  

Questi i nomi del nuovo Consiglio dei Ministri. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo Patroni Griffi; Interni e Vicepremier - Angelino Alfano; Difesa - Mario Mauro; Esteri - Emma Bonino; Giustizia - Anna Maria Cancellieri; Economia - Fabrizio Saccomanni; Riforme istituzionali - Gaetano Quagliariello; Sviluppo - Flavio Zanonato; Trasporti Infrastrutture - Maurizio Lupi; Poliche Agricole - Nunzia Di Girolamo; Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza; Salute - Beatrice Lorenzin; Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini; Ambiente - Andrea Orlando; Beni culturali e Turismo - Massimo Bray; Coesione territoriale - Carlo Trigilia; Affari europei - Enzo Moavero Milanesi; Affari regionali - Graziano Delrio; Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem; Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini; Integrazione - Cecile Kyenge; Pubblica Amministrazione - Giampiero D'Alia.

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