«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Valdastico, il problema è l'indifferenza.
Modello di sviluppo

di Roberto Pinter

(19 maggio 2016) L'annuncio da parte del ministro Delrio dei prossimi cantieri; la condizione posta dagli spagnoli per l'acquisto della Serenissima, cioè la realizzazione della Valdastico; le dichiarazioni del governatore del Veneto e le rassicurazioni del governo provinciale che non c'è un legame con il rinnovo della concessione dell'A22: tutto ciò aggiunge ulteriore confusione al capitolo riguardante la Valdastico. Quella che sembrava la pietra tombale sul vecchio progetto autostradale si svela per quello che è in realtà: cioè il primo passo verso la realizzazione di una strada che sembrava archiviata.

Per la prima volta, dopo che l'opposizione in Trentino e la mancanza di risorse a livello nazionale aveva accantonato il completamento a nord della Valdastico, è stato messo su carta quello che non si vuole ammettere e cioè la disponibilità del Trentino a realizzare una nuova strada che collega il Veneto al Trentino e che ne permetta lo sbocco sull'asta dell'Adige. Non si parla di autostrada ma la Serenissima che ha bisogno della Valdastico per il rinnovo della concessione continua a perseguire il vecchio progetto.

 

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Un piccolo omaggio ad una grande persona, Salman Natur
Salman Natur

 

(18 febbraio 2016) Nei giorni scorsi ha lasciato questo mondo Salman Natur, scrittore e traduttore palestinese, autore di pieces teatrali e militante politico. Era nato a Daliyat al-Carmen, nei pressi di Haifa, nel 1949.

Riprendo qui un piccolo grande racconto di Salman Natur tratto dal libro "Memoria" (Edizioni Q, 2008).

 

Abu Salah

 

Abu Salah ha raccontato che un giorno nel suq di Nazareth ha visto un mercante di buoi di origini rumene:

- Da dove vieni, adon1 Barnabeo?

Mi guardò con sufficienza:

- Sono di Saffuria*. Tu di dove sei?

Abu Salah non esitò a rispondere:

- Io vengo dalla Romania!

Il mister si sorprese:

- Possibile?

- Ascolta, se è possibile che adon Barnabeo venga da Saffuria, perché non dovrebbe essere possibile che adon Abu Salah venga dalla Romania?

Dio ci aiuti a dire la verità.

 

(*Saffuria era un antico villaggio palestinese della Galilea, raso al suolo nel 1948 dai coloni israeliani. Rimangono i segni del cimitero e una piccola chiesa. ndr)

 

1In ebraico nel testo: “signore”. 

 

Brexit, Nizza e Ankara. La fatica di capire
Quando si ascoltava la radio

Un intero universo concettuale sta andando in pezzi. Nessuno dei parametri validi nel Novecento funziona più

di Roberto Esposito *

Perché facciamo così fatica a capire quel che sta accadendo? Forse perché i fatti di queste settimane, dalla Brexit alla Turchia fino al terrore di Nizza e a quello, recentissimo, in Germania, così diversi tra loro, nella portata, negli effetti e nelle cause, hanno un punto in comune: “i fatti” di queste settimane non sono più quelli di una volta. L’idea stessa di “fatto” o di avvenimento è tale perché riusciamo ad inserirla in una cornice di pensiero più o meno consolidata.

Ora quella cornice che ha retto la seconda parte del Novecento non c’è più. L’Inghilterra che ha salvato l’Europa decide di lasciarla, possiamo assistere in Turchia a quello che è stato un golpe democratico contro una democrazia autoritaria, possiamo vedere dei terroristi che non hanno più un rapporto forte con un’ideologia, folle e totalitaria, ma la prendono a prestito, in leasing, per poche settimane, mettendo in gioco il loro corpo, la loro vita.

 

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Il mio omaggio al genio di Eco che sapeva cambiare (e ridere)
Umberto-Eco

Riporto il saluto che oggi Claudio Magris rivolge all'amico Umberto Eco dalle pagine del Corriere della Sera

di Claudio Magris

(21 febbraio 2016) In questo momento non penso solo alla poliedrica genialità di Umberto Eco, ai suoi libri famosi in tutto il mondo, alla sua rara combinazione di creatività letteraria e acutezza analitica. Penso ai nostri incontri, soprattutto anche se non solo agli indimenticabili giorni passati insieme tanti anni fa nella devastata Romania di Ceausescu, alla nostra complicità affettuosamente gaglioffa, alla sua capacità di ricominciare, come stava accadendo con il suo impegno per la fondazione di una nuova casa editrice. Dei suoi libri vorrei ricordare uno che non è il più grande, né il più famoso, ma che mi ha segnato, “Apocalittici e integrati”, un libro scritto molti anni fa ma oggi più che mai attuale per affrontare le incredibili, sconvolgenti trasformazioni del mondo e della vita con libero spirito critico, senza ansiosi e ossessivi rifiuti, e senza servile e passiva acquiescenza. E penso a tante fraterne risate che aiutano a vivere meglio.

Se rinascono le frontiere
Brennero

di Gabriele Di Luca *

(15 febbraio 2016) Purtroppo non è andata come molti di noi speravano. Prima data in modo confuso, contraddittorio, allarmato e allarmante, adesso la notizia è che al Brennero, com’è già accaduto a Spielfeld, il piccolo comune al confine tra Austria e Slovenia, verrà allestita una barriera per contenere il flusso dei profughi. Si tratta della rivelazione che straccia un’illusione cullata a lungo. Recuperandone la nobile espressione originaria, risalente al testo del Manifesto di Ventotene redatto da Altiero Spinelli, parliamo ovviamente della “definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani”. A ben guardare un processo sempre e solo annunciato, quindi regolarmente smentito soprattutto allorché ci è parso scontato.

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Tra i segreti del Ttip
Manifestazione contro il Ttip in Europa

Finora massima segretezza sul trattato Usa-Ue. Nella sala di lettura allestita per l'occasione, funzionari sempre attenti che controllavano anche i suoi appunti: nessuna fotocopia, fotografia o utilizzo di computer. Tempo concesso: un'ora. Per 800 pagine.

di Giulio Marcon*

(10 giugno 2016) Lunedì 30 maggio, ore 10.00, via Veneto, Roma: sono davanti al palazzone che ospita il ministero dello Sviluppo economico. È qui che è stata allestita la Sala di lettura dei documenti della bozza di accordo del Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership), tra Unione Europea e Stati Uniti. Da questo accordo dipendono per i prossimi anni i commerci ma anche gli standard ambientali, sanitari e sociali e delle tutele per i cittadini.

Le trattative sono state condotte finora nella massima segretezza. Soltanto un “leak” di Greenpeace, a inizio maggio, ne ha rivelate alcune parti. Adesso, a seguito delle pressioni per una maggiore trasparenza, è stata istituita questa Sala di Lettura a cui sono ammessi solo i parlamentari e alcuni alti funzionari governativi.

Sono il primo ad arrivare. Al portone del ministero in Via Veneto mi ferma un carabiniere «Lei è nella lista?». Sì, sono un deputato. «L’accompagno al quarto piano. Sa le regole?». Le regole sono quelle stabilite dai negoziatori europei e dal governo italiano. «Gliele anticipo», dice il maresciallo: non si possono fare fotocopie, non si possono fare foto, non si possono trascrivere le pagine. Solo appunti a penna, da controllare alla fine.

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Una nuova narrazione per l’Europa. Con Mauro Berruto
Stadi

Una bella intervista pubblicata nel blog www.ultimoeuropeo.wordpress.com

di Federico Zappini

L’aspetto più interessante di poter chiacchierare con Mauro Berruto è la dimensione poliedrica della persona che si ha di fronte. Affermato allenatore, fino alla panchina della nazionale maschile italiana di volley. Narratore e formatore, alla guida da qualche mese della Scuola Holden di Torino. E ancora, curioso e attento osservatore dei contesti sociali connessi – e non – al mondo dello sport. Ognuno di questi “mondi” riesce a emergere dentro le sue parole e rende l’insieme delle riflessioni che ha condiviso con “Ultimo Europeo?” utilissimo a tracciare un bilancio degli Europei di calcio conclusi lo scorso 12 luglio. Non solo racconto dell’avvenimento calcistico ma anche uno sguardo alle tensioni sociali delle nostre società, alle crisi economica e politica che colpiscono l’Europa, all’approccio complesso al tema dell’identità e dell’incontro con l’Altro.

 

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