"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

La poesia, nel secolo degli assassini
Armenia

di Mario Cossali

Nel 1915 l'élite armena di Costantinopoli fu arrestata e deportata nel deserto; era l'inizio dell'eccidio degli armeni. Tra questi c'era Daniel Varujan, considerato unanimamente il più grande esponente del rinascimento armeno (1908-15). Verujan fu ucciso a colpi di pugnale il 28 agosto 1915, a 31 anni. Era nel bel mezzo della composizione di una delle sue più belle opere, "Il canto del pane", e stava progettando il suo successivo lavoro "Il canto del vino". Per una di quelle strane coincidenze, quando fu ucciso aveva in tasca il testo del Canto del pane.

Una campagna contro l'omofobia
Uno dei manifesti della campagna

(29 aprile 2013) S'intitola "LIBERI-LIBERE DI ESSERE" la campagna presentata stamane a Trento nel Palazzo della Provincia Autonoma (anche a simboleggiare il sostegno delle istituzioni trentine) e che si svolgerà in Trentino dal 12 al 19 maggio per celebrare la IX Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia.

Le iniziative per la "IX Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia" si inseriscono nel solco che ormai da molto tempo Arcigay e Arcilesbica del Trentino stanno tracciando, quello della promozione dei diritti umani e civili. Nell'ultimo anno, ricordiamo la proposta di legge di iniziativa popolare "Firmalove!" contro l'omofobia, sottoscritta da più di 7000 trentini e attualmente in discussione in Consiglio provinciale, poi la collaborazione con l'ANPI nel ricordare le vittime dell'omocausto, per attualizzare i valori della Resistenza e unirsi nell'esercizio della Memoria su quanto di terribile avvenne nel '900; e ancora, il recente incontro con il Ministro dell'Interno ugandese Baba, a cui è stata espressa la nostra preoccupazione per la criminalizzazione degli omosessuali in Uganda, uno stato in cui la già esistente condanna a 14 anni di carcere vorrebbe essere innalzata fino alla pena di morte per il "reato" di omosessualità. Con le iniziative che qui proponiamo, che si svolgeranno nell'arco di un'intera settimana, continuiamo con il nostro impegno.

Fiaccolata
Uno dei manifesti della campagna

Liberi e Libere di Essere
Iniziative per la IX giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia

Un percorso attraverso le vie della città per ricordare le vittime dell'omofobia, per condannare tutti quegli Stati che ancora prevedono la pena di morte o l'ergastolo per il reato di omosessualità, per dare voce alle persone gay, lesbiche e transessuali che subiscono discriminazioni e violenze nel mondo della scuola, sul luogo di lavoro, in famiglia. Per rivendicare i diritti umani e di cittadinanza per tutti e tutte.

Assemblea del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
Novecento
Il percorso annuale 2013/2014 del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani s'intitola "1914 - 2014. Inchiesta sulla pace, nel secolo degli assassini". L'assemblea del Forum è chiamata ad un incontro di lavoro per definire l'itinerario che impegnerà per un anno intero il mondo trentino della pace.

Senza memoria c'è futuro? Quale solidarietà?
Palestina

Rete Radié Resh, Seminario nord est

Seminario di studio sul futuro della rete e sul valore oggi della cooperazione internazionale. Confronto con Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

L'accoglienza è importante
Un\'edizione di Trento Città della Pace

Decima edizione della Manifestazione Trento Città della Pace "La pace comincia da me!"

Festa delle bambine e dei bambini, ragazze e ragazzi delle scuole della città e dintorni. Dedicata quest'anno alla CITTA'... come luogo di accoglienza, che promuove relazioni... che va resa "sempre più bella"

Una lapide sulla strada dei diamanti
La lapide in ricordo dei volontari assassinati vent\'anni fa

di Andrea Rossini

(20 maggio 2013) Amici e familiari hanno posto una stele nel luogo della strage dei tre pacifisti italiani Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni, uccisi il 29 maggio di venti anni fa mentre portavano aiuti alla popolazione bosniaca.

"Voglio condividere con voi la memoria di quel giorno." Agostino Zanotti, uno dei due sopravvissuti alla strage del 29 maggio, inizia un lungo racconto. Davanti a lui ci sono alcune decine di parenti e amici delle vittime, italiani e bosniaci, i rappresentanti delle autorità locali e dell'Ambasciata d'Italia.