«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
di Adel Jabbar
Si svegliava presto, molto presto, alla prima luce dell'alba di ogni mattina. Iniziava l'abituale rito delle abluzioni prima di ogni preghiera: si lavano le mani, si sciacqua la bocca e si puliscono i denti, si soffia il naso dopo avervi introdotto un poco d'acqua, si lava il viso, si lavano gli avambracci, vengono passati i capelli con le mani bagnate, si lavano le orecchie, e infine si puliscono anche i piedi. E' un atto di purificazione del corpo che viene accompagnato dall'altro atto, quello di liberare la mente di ogni pensiero per prepararsi ad una totale concentrazione durante la preghiera e al cospetto di Iddio.
(9 marzo 2013) Tra pochi giorni la Cappella Sistina sarà chiusa "cum clave" per l'elezione da parte dei cardinali di un Papa che succede a un dimissionario e non a un Papa morto.
Silvano Bert, nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile, riflette su questo snodo epocale a partire dai grandi temi che interpellano la Chiesa nella modernità: "Il papa che rinuncia è un gesto desacralizzante, ma non si tratta delle forze declinanti di un uomo che invecchia, da sostituire con uno energico e giovane. Il problema è la riforma della Chiesa, in una fase della storia in cui i cristiani sono chiamati a vivere da minoranza non settaria in una società caratterizzata dalla secolarizzazione e dal pluralismo religioso. La sessualità, la libertà religiosa, la laicità sono i temi da cui la Chiesa cattolica continua ad essere interpellata nella modernità. E sui quali dovrà misurarsi il prossimo conclave". Discutiamone assieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
Cooperazione e agricoltura le materie al centro dei colloqui avuti dal presidente Pacher a Ramallah
(19 marzo 2013) Cooperazione e ricerca scientifica: questi i temi emersi dai colloqui avuti nei giorni scorsi in Palestina, a Ramallah, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher con i ministri all'agricoltura e al lavoro dell'Autorità palestinese Wallid Assaf e Ahmed Madjalani, e con il consigliere del presidente Abu Mazen, Nehmer Hammad. Il settore dove la collaborazione potrebbe dare maggiori frutti è quello agricolo, vitale per l'economia della Cisgiordania. Da un lato, la Palestina considera preziose le competenze della Fondazione Mach, soprattutto nel campo della genetica. Dall'altro, vi è un forte interesse per l'esempio della cooperazione trentina, nell'ambito del credito così come in quello della commercializzazione. Al termine della breve visita, il presidente Pacher ha siglato con il ministro all'agricoltura un accordo che impegna Trentino e Palestina ad approfondire le relazioni, coinvolgendo San Michele e la Federazione trentina della cooperazione. Fra le azioni possibili: formazione di personale palestinese, collaborazione con il centro di ricerca in campo agricolo di Al Arroub, presso Hebron, sostegno alla realizzazione di un laboratorio di analisi della produzione locale, la cui assenza costituisce un elemento di ulteriore freno all'export palestinese, che si somma a quelli creati dalla politica.
Presentati oggi i dati della ricerca dell'Associazione Libera realizzata con il sostegno della Provincia autonoma di Trento
LA MAFIA E IL TRENTINO, LE IMMAGINI E LE RAPPRESENTAZIONI DEGLI STUDENTI
(5 marzo 2013) Si è tenuta oggi presso la Sala stampa della Provincia la presentazione dei dati della ricerca di "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" sulla percezione della mafia fra gli studenti trentini. La ricerca è stata realizzata grazie al contributo dell'Assessorato all'istruzione e sport della Provincia autonoma di Trento su un campione di circa 300 studenti degli istituti secondari e della formazione professionale. Come ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione e sport, Marta Dalmaso, "l'indagine di Libera, non rappresenta solo il punto di arrivo di un percorso di ricerca.
Essa offre molto di più e va considerata piuttosto come il punto di partenza, non solo per la scuola trentina, per riflettere sulla percezione e sull'immaginario dei ragazzi in ordine ai fenomeni criminali, sulle opportunità di approfondimento e sull'importanza che soffermarsi su questi temi riveste all'interno dell'educazione alla cittadinanza".
Nei villaggi vacanze cresce il peso della criminalità organizzata. Dai russi ai calabresi, un giro di "affari" per molte centinaia di milioni
di Pier Giorgio Pinna
(7 marzo 2013) Ora i boss georgiani affiancano i russi negli affari sulle coste sarde. Presi di mira soprattutto i litorali nordorientali. Dalla Maddalena sino ai villaggi vacanze
a sud di Olbia. Passando, prima, per Baja Sardinia, Costa Smeralda, Porto Rotondo. Nell'isola le mafie emergenti continuano a puntare sui tradizionali investimenti finanziari e immobiliari. Edilizia & costruzioni. Partecipazioni azionarie nei villaggi turistici. Acquisto di mega-residence, panfili, yacht.
(5 marzo 2013) Quando vanno in fumo i simboli della cultura ho sempre un presentimento che mi riempie di inquietudine, che ciò accada a Bari, a Napoli o a Cavalese. Perché l'accanimento contro la cultura è un tratto di questo tempo, delle guerre moderne che scelgono i luoghi della storia come obiettivi da cancellare, come delle mafie che ne hanno fatto una sorta di macabro rituale.
C'è solo da augurarsi che l'incendio di origne dolosa che ha distrutto il teatro di Cavalese nella notte fra domenica e lunedì, all'indomani della conclusione dei mondiali di sci nordico di Fiemme, non abbia nulla a che fare con tutto questo. Mentre procedono le indagini della Magistratura, non rimane che esprimere la vicinanza verso questa comunità per la perdita di uno dei luoghi della sua coesione sociale.
(5 marzo 2013) "...Se si sale un po' in alto, la plaga agricola appare come un quadro di Paul Klee ove, fra traslazioni e rotazioni, spiccano in una combinazione di grande suggestione, le campiture dei vigneti e dei meleti, contraddistinte da texture e colorazioni molto variate, in funzione dell'alternarsi delle colture e delle essenze. Si leggono ancora in maniera molto netta i grandi segni territoriali, quali i paleoalvei e le trasformazioni che via via si sono sedimentate. Non vi è dubbio che un ambito paesaggistico, connotato in maniera così ricca e precisa, va conservato perché rappresenta l'elemento ordinatore e la vera struttura del tratto della valle a partire, come già detto, da Rovereto fino a Trento..."
Il documento del gruppo di lavoro che si è costituito per valorizzare e salvaguardare una fra le più importanti aree agricole della Valle dell'Adige.