«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani». "Manifesto di Ventotene"

Archivio articoli

Primarie, vince la partecipazione: 3.110.210 votanti
il manifesto delle primarie

(26 novembre 2012) 3.110.210 persone che hanno partecipato alle primarie del centrosinistra: un dato di grande valore, ottenuto peraltro con regole di iscrizione nettamente più rigorose delle precedenti primarie. In molti seggi ci sono state lunghe code, ma questo non ha affatto dissuaso i cittadini dall'esprimere la propria preferenza. Insomma oltre la grande partecipazione, anche una grande pazienza, sotto ogni profilo.

A livello nazionale l'esito è stato il seguente: Pierluigi Bersani al 44,9%, Matteo Renzi al 35,5%, Nichi Vendola al 15,6%, Laura Puppato ottiene il 2,6% e Bruno Tabacci l'1,4%.

In Trentino, hanno votato 19.777 persone. Ed ecco le preferenze in provincia: Bersani 8.338 (42,16%), Renzi 7.311 (37%), Vendola 2.890 (14,6%), Puppato 1.081 (5,46%) e Tabacci 182 (0,92%).

Si andrà quindi al ballottaggio domenica prossima 2 dicembre.

Ecco intanto il prospetto dei voti in Trentino Comune per Comune http://www.partitodemocraticotrentino.it/uploaded/dati%20provvisori.pdf

Catalogna, il voto non premia l'indipendenza

(26 novembre 2012) Il "sogno" di una Catalogna indipendente si allontana. Artur Mas, uscito vincitore ma molto ridimensionato dalle urne catalane rispetto al 2010, ovviamente lo nega, ma rischia seriamente di dover rinunciare al referendum sull' "Estado Propio", lo Stato indipendente. L'indipendenza è stato il tema centrale della campagna elettorale, ma dallo scrutinio emerge una maggioranza a favore dell'indipendenza eterogenea e ingovernabile.

I dati finali delle elezioni regionali in Catalogna, tenute in un clima surriscaldato per una possibile secessione dalla Spagna, hanno confermato come prima forza politica di destra Convergencia i Uniò (CiU) con 50 seggi: i nazionalisti moderati del 'governatore' catalano Artur Mas hanno però subito un forte calo rispetto alla legislatura precedente, quando ne avevano 62, e restano lontani dalla maggioranza assoluta di 68. Al secondo posto, in una consultazione che ha fatto registrare la partecipazione record del 70% degli elettori, il partito della sinistra indipendentista Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), cresciuto di 11 seggi, a quota 21 deputati.

 

» continua...

Primarie. Il mio voto a Bersani... come un'apertura di credito
Inverno

Questo intervento viene pubblicato oggi sul Corriere del Trentino

di Michele Nardelli

(22 novembre 2012) E' questo un passaggio di tempo incerto. La politica dovrebbe aiutare a farci sentire meno soli, ma questo richiede una capacità di lettura e di visione oltre la quotidianità che fatica ad avere. Credo abiti qui la crisi della politica.

Ovviamente c'è anche dell'altro, in ordine ai privilegi e alle modalità di selezione e di formazione della classe dirigente. Ma sbaglieremmo a pensare che una volta tagliati i vitalizi e rottamati gli inamovibili, possa ritornare il sereno.  Occorre saper imparare da un Novecento che ancora non abbiamo saputo elaborare e ri-scoprire la bellezza del passare la mano, per evitare che il nostro linguaggio sia quello dello sfasciacarrozze.

Per questo sostengo Bersani, con la fiducia che ci aiuti ad oltrepassare questa tormentata fase, prevalendo nelle primarie di domenica prossima ma immaginando che questa possa essere la condizione per l'affermazione del centrosinistra nelle elezioni politiche della prossima primavera.

» continua...

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti
Valdastico, costosa e inutile
La fine della Valdastico

(23 novembre 2012) "Solo l'onorevole Fugatti può derivare una 'ventata di ottimismo' da una farsa. Non potrei definire altrimenti infatti l'approvazione, da parte della V.I.A./V.A.S. nazionale, di una nuova, costosa e inutile autostrada, la Valdastico Nord".

Questa la dichiarazione del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai in seguito alle affermazioni dell'onorevole Fugatti che ha dato notizia dell'approvazione, da parte del Ministero all'ambiente, della Valutazione di impatto ambientale del progetto Valdastico Nord.

"Ciò - dice ancora Dellai - in un momento nel quale tutti dicono che le Alpi devono essere rispettate, che il traffico pesante di lunga percorrenza deve essere messo su ferrovia, e non sarà neppure tanto facile trovare i soldi per realizzare il potenziamento della ferrovia del Brennero del quale si parla da decine di anni.

Consola solamente il fatto che oramai soltanto gli ingenui o gli interessati dimostrano di non capire che tutto questo non è finalizzato a costruire veramente questa ennesima opera inutile, ma piuttosto a garantire in extremis la proroga della concessione autostradale Brescia-Padova in capo alla attuale società Serenissima."

Sovranità in conflitto
Festival dell\'Economia

(23 novembre 2012) Presentato oggi a Trento il nuovo tema dell'iniziativa internazionale diventata significativo punto di riferimento

L'ottava edizione del Festival dell'Economia si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno 2013. Il tema scelto "Sovranità in conflitto" va ad indagare, ancora una volta, una questione di grande attualità: gli ambiti nazionali e internazionali ci propongono quotidianamente fatti e situazioni che stimolano una riflessione approfondita sul concetto di "sovranità".

Tito Boeri, responsabile scientifico del Festival, spiega il tema scelto ponendo alcune domande: "A che livello di governo si possono prendere decisioni fondamentali nel determinare il grado di benessere dei cittadini? Fino a che punto è possibile integrare alcune aree di politica economica e non altre? Quale è il livello di integrazione della politica economica ottimale nell'ambito di gruppi di Paesi? Quali cessioni di sovranità vengono imposte dalla costruzione di una unione monetaria?" - e ancora - "Sono vere rinunce di sovranità quelle imposte dal governo multilaterale di fenomeni, come l'inquinamento atmosferico, che influenzano diverse giurisdizioni, travalicando gli stessi confini nazionali? O si tratta dell'unica sovranità possibile? E come si può ridurre il rischio che nella gestione di risorse comuni ci siano comportamenti opportunistici da parte di singoli stati? Come è possibile aumentare il controllo e la legittimazione democratica del coordinamento internazionale di queste politiche?"

» continua...

Coredo. Un segno di speranza
Paolo Forno
(19 novembre 2012) Paolo Forno è il nuovo sindaco di Coredo. Con 417 voti Paolo Forno è prevalso nettamente sugli altri candidati sindaco, Renzo Franceschini con 296 e Arrigo Depaoli con 178.

Sono proprio contento che Paolo abbia ottenuto questo risultato. E mi sembra davvero interessante che un giovane intelligente e sensibile come Paolo, a soli ventotto anni, diventi sindaco di un borgo importante della Valle di Non.

E' un segno di speranza. Significa che questa terra sa riconoscere i suoi giovani di valore, premiando l'intenso lavoro culturale che Paolo ha realizzato in questi anni insieme all'impegno che si era messo sulle spalle negli ultimi mesi con l'incarico di sindaco supplente.

Davvero congratulazioni.

http://www.comune.coredo.tn.it/public/userfiles/file/Elezioni/2012%20Comunali/AFFLUENZE%20E%20RISULTATI.pdf

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti
Ancora bombardamenti su Gaza!
Le bombe su Gaza

(16 novembre 2012) Breve e fragile tregua mentre nella Striscia arriva una delegazione egiziana guidata dal primo ministro Qandil. Nella notte le forze israeliane colpiscono 130 obiettivi a Gaza, il bilancio sale a 21 morti e 235 feriti palestinesi. Lanciati anche 11 razzi verso Israele, che richiama 16mila riservisti e si prepara a un'imminente invasione terrestre 

di Michele Giorgio (www.ilmanifesto.it)

L'arrivo oggi a Gaza di una delegazione ad alto livello dal Cairo, guidata dal premier Hisham Qandil, segna il coinvolgimento aperto, ufficiale, dei Fratelli musulmani egiziani nelle vicende di questo lembo di terra palestinese, da giovedì sotto un massiccio attacco militare israeliano. Non che i nuovi dominatori della scena politica egiziana non avessero mostrato interesse verso le sorti di Gaza. Il presidente Mohammed Morsy ha promesso a più riprese di voler contribuire a migliorare radicalmente la condizione degli abitanti della Striscia. E si sono fatti più stretti i rapporti con i leader di Hamas che hanno avuto un accesso libero e frequente nei palazzi che contano al Cairo. Morsi però si è guardato dal mettere in discussione gli Accordi di Camp David con Israele, contrariamente agli slogan scanditi dal suo movimento durante la campagna elettorale. E quando si è trattato di rinnovare le comunicazioni con l'esercito israeliano per combattere i salafiti armati che agiscono nel Sinai, il presidente egiziano ha avuto poche esitazioni e ha dato all'esercito l'ordine di mantenere il coordinamento con le forze armate dello Stato ebraico.

» continua...

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti