"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
"Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: Essa suona per te"
Jhon Donne (1573 - 1651)
(riportato in apertura del romanzo di Ernest Hemingway "Per chi suona la campana")
Relatori saranno Raffaele Crocco, Giornalista RAI e Direttore dell'atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo; Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani; Adel Jabbar, Sociologo.
(16 aprile 2011) Oggi sabato alle ore 17.00 presso il Centro di formazione alla solidarietà internazionale a Trento (Via San Marco 1), in occasione della conferenza "Intrecci di pace" ci sarà un momento di ricordo di Vittorio Arrigoni
di Fabio Pipinato
Quando ho saputo della morte di Vittorio Arrigoni s'è riaperta in me una ferita. Andare o restare. Nel '94, quando in Rwanda crollava tutto, io me ne andai. Non ebbi la forza di restare. Vittorio, invece, a Gaza, rimase. Fu l'unico italiano. Gli altri, come ci racconta Pax Christi, obbedirono all'ultimatum dei militari al valico di Heretz che ordinavano di uscire dalla Striscia. Vittorio disobbedì. Questa era la sua vita: disobbedire, rimanere e raccontare.
"Sentiamo che non possiamo stare a guardare, vogliamo offrire idee, valori. Non ci basta più fare un lavoro, anche meritevole all'interno di ogni associazione o nel proprio ambito professionale: dobbiamo entrare in campo, collaborando e rivedendo insieme le modalità operative e di intervento per adeguarle al cambiamento dell'Africa."
Così le associazioni trentine firmatarie dell'iniziativa "Le associazioni trentine per l'Africa. Insieme per la democrazia e i diritti" il 4 marzo scorso all'aiuola della pace in Piazza Fiera a Trento invitavano la cittadinanza a non stare a guardare di fronte ai fatti che stanno scuotendo il Nord Africa.
Diverse le iniziative proposte da allora e molte altre in cantiere. Vogliamo continuare a puntare l'attenzione attraverso l'iniziativa sostenuta dall'Associazione di Promozione Sociale "L.I.M.En-Oltre i Confini" e l'associazione di assistenza ai rifugiati "Centro Astalli - Trento" che promuovono una missione sull'isola di Lampedusa con lo scopo di creare rete e raccogliere maggiori informazioni sulla difficile situazione creatasi in seguito ai massicci arrivi di migranti provenienti dal Nord Africa negli ultimi mesi.
Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani compie vent'anni. Il prossimo 11 giugno, con inizio alle ore 10.00, presso il Forte di Cadine appena restaurato, si svolgerà un momento di festa e di riflessione sui vent'anni della legge istitutiva del Forum. Lo faremo a partire da una breve riflessione che ho proposto affinché questa diventi un'occasione di pensiero piuttosto che di celebrazione.
di Michele Nardelli
24 settembre 1961. Cinquant'anni fa, con la prima edizione della marcia per la pace da Perugia ad Assisi, Aldo Capitini propose uno sguardo diverso sul proprio tempo e per questo profetico. Erano gli anni della guerra fredda dove dominava - pur fra svariate guerre regionali - il principio della deterrenza, che si ispirava al famoso motto latino "Si vis pacem, para bellum", "Se vuoi la pace prepara la guerra". Così gli arsenali militari si riempirono come mai prima nella storia, con un potenziale distruttivo senza precedenti. La guerra, del resto, veniva considerata come levatrice della storia, "la continuazione della politica, con altri mezzi".