"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

8 aprile giornata mondiale dei rom e sinti
manifesto 8 aprile
Sarà il momento per celebrare insieme nuovamente l'alza bandiera alla Campana dei Caduti di Rovereto. E' stato un momento storico quello dell'anno scorso, dove il vessillo ha potuto sventolare insieme ad altri 88 di Stati-Nazione. Un riconoscimento di uguaglianza fra popoli senza precedenti e con tutte le rappresentanze isituzionali, un momento mondiale!
Vi invito tutti l'8 aprile ad una giornata sia commemorativa che estremamente festosa con la partecipazioni di diversi gruppi misicali sinti e rom. Una giornata che finirà con i 100 battiti di Maria Dolens, risultato della fusione dei cannoni della prima guerra mondiale, verso le 22,00.
Sicuro di una vostra partecipazione, ci tengo a sottolineare che a questo evento per la prima volta hanno collaborato in sinergia tutte le assciazioni di rom del Trentino e la Fondazione Campana dei Caduti. La giornata è promossa da Cinformi.

per Aizo sinti e rom sezione Trentino A.A.

Gian Luca Magagni

La pace nella sobrietà
Cafe de la paix

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani compie vent'anni. Il prossimo 11 giugno, con inizio alle ore 10.00, presso il Forte di Cadine appena restaurato, si svolgerà un momento di festa e di riflessione sui vent'anni della legge istitutiva del Forum. Lo faremo a partire da una breve riflessione che ho proposto affinché questa diventi un'occasione di pensiero piuttosto che di celebrazione. 

di Michele Nardelli

24 settembre 1961. Cinquant'anni fa, con la prima edizione della marcia per la pace da Perugia ad Assisi, Aldo Capitini propose uno sguardo diverso sul proprio tempo e per questo profetico. Erano gli anni della guerra fredda dove dominava - pur fra svariate guerre regionali - il principio della deterrenza, che si ispirava al famoso motto latino "Si vis pacem, para bellum", "Se vuoi la pace prepara la guerra". Così gli arsenali militari si riempirono come mai prima nella storia, con un potenziale distruttivo senza precedenti. La guerra, del resto, veniva considerata come levatrice della storia, "la continuazione della politica, con altri mezzi".

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Tragici eventi
esplosione a Fukushima
Incontro "TRAGICI EVENTI: il terremoto in Giappone, le repressioni in Nord Africa, la guerra di Gheddafi al popolo libico", con Gianantonio Pfleger, Michele Nardelli e Micaela Bertoldi. Promuove il Circolo PD Oltrefersina

Astro Gastro, l'equinozio di primavera
Istanbul, mercato di spezie

L'equinozio di primavera porta con sè il secondo appuntamento di AstroGastro, tra i miti e le stelle, organizzato nell'ambito di Euromediterranea dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e dalla sezione astronomia del Museo Civico di Rovereto.

Una cena all'insegna dell'intreccio tra sapori e tradizioni del Mediterraneo, tra zenzero e cannella, sarà l'apertura di una serata che proseguirà con i racconti dei miti, delle leggende, dell'incontro tra saperi.

Dopo la cena sarà proiettato il film "Un tocco di zenzero"...

L'ombra sui gelsomini
Gelsomini

di Michele Nardelli

(23 marzo 2011) Ben prima che iniziasse la "primavera dei Gelsomini" e quando ancora con il regime di Gheddafi si facevano accordi commerciali e finanziari, come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani abbiamo messo al centro della nostra attenzione il tema della "Cittadinanza Euromediterranea", un programma annuale fatto di storie non raccontate, di saperi venuti dal mare, di pensieri privi di cittadinanza e di geografie da scoprire.  Non avevamo la sfera di cristallo. Perché abbiamo pensato questo percorso ricco di oltre cento iniziative? La risposta è semplice, provare a costruire gli anticorpi culturali allo "scontro di civiltà", a partire dalla consapevolezza che le culture che si sono incontrate nel Mediterraneo hanno molte più cose in comune di quelle che le distinguono.

Poi un giovane tunisino di nome Mohammadi al Bouzizi...

Guerra di Libia. Così non si difendono i diritti umani
Immagini di guerra in Libia

Dieci tesi sull'intervento militare

di Flavio Lotti

(21 marzo 2011) 1. Una cosa è la Risoluzione dell'Onu, un'altra è la sua applicazione. Una cosa è difendere i diritti umani. Un'altra è scatenare una guerra.

2. La Carta dell'Onu autorizza missioni militari (art. 42), non qualsiasi missione militare.

3. L'iniziativa militare contro Gheddafi è stata assunta in fretta da un gruppo di paesi che hanno fatto addirittura a gara per stabilire chi bombardava per primo, che non ha nemmeno una strategia comune, che non ha un chiaro comando unificato ma solo una forma di coordinamento, con una coalizione internazionale che si incrina ai primi colpi e che deve già rispondere alla pesante accusa di essere andata oltre il mandato ricevuto. Si poteva iniziare in modo peggiore?

Libia, in coscienza e nel dubbio
no fly zone
di Roberto Pinter

Si stanno moltiplicando gli appelli a fermare la guerra prima che sia tardi. Chi ha acconsentito all'intervento militare ora chiede di fermarsi perché sarebbe andato oltre il mandato di protezione dei civili, e chi era contrario fin dall'inizio trova confermati i suoi dubbi sulla necessità/efficacia del ricorso alle armi. Io sono tra quelli che pensano che il governo italiano si sia comportato in maniera indecente, prima compagni di merenda di Gheddafi e ora ridicolmente smaniosi di partecipare alle operazioni militari. (...)