"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

Cittadinanza Euromediterranea a Rovereto
il logo
Invito conferenza stampa

Per una Cittadinanza Euromediterranea

E' il titolo dell'itinerario che caratterizza l'attività del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani per tutto il 2011. Un contributo che vogliamo portare nel clima di insicurezza e paura che segna il nostro tempo, per costruire una cittadinanza insieme europea e mediterranea.

Dalla Drina allo Zambesi
pioggia, Muka

Il Tavolo Trentino con Kraljevo, Trentino con il Kosovo, Progetto Prijedor e Consorzio Associazioni con il Mozambico presentano:

Viaggio dei Tavoli Trentini con i Balcani e con il Mozambico attraverso suoni, parole, immagini e sapori. Un ponte tra esperienze di cooperazione di comunità a Caia, Kraljevo, Pec/Peja e Prijedor

Corpi civili di pace
Desmond Tutu e Nelson Mandela

(5 marzo 2011) Come possiamo non essere semplici spettatori rispetto alla straordinaria portata degli avvenimenti che attraversano in queste ore il Mediterraneo?

Una piccola ma possibile risposta è rappresentata dalla proposta di legge sui Corpi civili di pace presentata venerdì scorso dai consiglieri Mattia Civico (primo firmatario) e Michele Nardelli (presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani), da Alberto Capannini e Fabrizio Bettini (Operazione Colomba) e da Raffaele Crocco (Ass. 46° parallelo). S'intitola "Misure di supporto a progetti e attività finalizzate a sostenere l'intervento civile in contesti di conflitto".

I Corpi civili di pace come risposta alla militarizzazione del conflitto.

Le triangolazioni di armi fra Italia e Libia
traffico d\'armi
(25 febbraio 2011) "Nel 2009 l'Italia ha triangolato attraverso Malta al regime del Colonnello Gheddafi oltre 79 milioni di euro di armi leggere ad uso militare che alcune fonti dicono della ditta Beretta. E' anche con queste armi che l'esercito di Gheddafi sta sparando sulla popolazione". Questa la denuncia documentata dalla Rete Italiana per il Disarmo e dalla Tavola della Pace che chiedono al governo Berlusconi di rispondere urgentemente in merito. Si tratta di armi che - come ha confermato direttamente a Rete Disarmo un funzionario del Ministero degli Esteri di Malta sono "di provenienza italiana, e non hanno mai toccato il suolo maltese". (www.unimondo.org)

Luci di dignità
luci di dignità
Per mettere fine al massacro. A fianco di chi rivendica libertà e diritti, per costruire un futuro diverso.

Sabato 26 febbraio, ore 17.00, Piazza Pasi a Trento.

Di fronte alle richieste di istanze democratiche che vengono dai paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo e davanti alla sanguinosa repressione in corso in Libia, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, invita tutta la cittadinanza a portare il proprio messaggio di vicinanza alle popolazioni, testimoniando la propria assunzione di responsabilità attraverso una candela accesa, la cui fiamma illumini le finestre e i balconi di tutte le case.

Pace e dignità per il Mediterraneo
Trento, 26 febbraio 2011. Al Commissariato del Governo

(26 febbraio 2011) Quello che trovate in allegato è il documento - appello che sabato sera abbiamo consegnato al Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento. Esprime il pensiero del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e delle associazioni che hanno promosso la manifestazione a favore della democrazia e della dignità in Libia e nei paesi arabi.

Italia primo fornitore europeo di armi alla Libia
mostra d\'armamenti

di Giorgio Beretta (Unimondo)

(23 febbraio 2011) L'Italia non solo è uno dei principali partner commerciali della Libia, ma è il maggiore esportatore europeo di armamenti al regime di Gheddafi. I Rapporti dell'Unione europea sulle esportazioni di materiali e sistemi militari certificano che nel biennio 2008-2009 l'Italia ha autorizzato alle proprie ditte l'invio di armamenti alla Libia per oltre 205 milioni di euro che ricoprono più di un terzo (il 34,5%) di tutte le autorizzazioni rilasciate dall'UE (circa 595 milioni di euro). Tra gli altri paesi europei che nel recente biennio hanno dato il via libera all'esportazione di armi agli apparati militari di Gheddafi, figurano la Francia (143 milioni di euro), la piccola Malta (quasi 80 milioni di euro), la Germania (57 milioni), il Regno Unito (53 milioni) e il Portogallo (21 milioni). (...)