"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Archivio tempi interessanti

La fatica del Trentino (malgrado le graduatorie...)
Trento nord vista dal fotografo Gabriele Basilico

«Tempi interessanti» (30)

... Quale sia il Trentino del futuro che s'immaginano l'attuale giunta e il suo presidente dalla relazione alla Finanziaria non si evince. La “crescita” necessaria al Trentino dovrebbe riguardare la qualità, o meglio la riqualificazione tanto della sua economia come del suo welfare e delle forme di coesione sociale. Questo richiederebbe però una disamina attenta dei motivi di criticità che stanno emergendo ormai da tempo (e che dunque non sono riconducibili unicamente a questo esecutivo) nell'agricoltura come nell'industria, nel sistema sanitario come nella mobilità, nel credito come nel tessuto sociale e associativo. Ma di tale disamina non c'è traccia. Laddove ci fosse, questa rimane chiusa a chiave...

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Un'omissione pericolosa
Foto di André Kertész

Centrosinistra e futuro

Simone Casalini, nell'editoriale apparso domenica scorsa sul Corriere del Trentino, interviene sulla stagione dei congressi dei partiti del centrosinistra autonomista trentino

La stagione dei congressi del centrosinistra autonomista – in alcuni casi in stato avanzato (Upt), in altri in fieri (Pd e Patt) – non sembra finora aggiungere alcunché alla rimodulazione della politica. Semmai conferma che è divenuta un campo secondario di pratiche collettive, di vita e di opzioni dottrinali. Difficile stimolare nuova partecipazione se i partiti non sono più in grado di compiere un’analisi sociale del contesto in cui operano – una volta alla base di qualsiasi scelta – e delle istanze ormai da tempo abbandonate nelle periferie (dell’esistenza) o lasciate agli efficaci richiami del Movimento 5 stelle.

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«Il pericolo dell'estrema destra non è stato messo da parte, anzi»
L\'esito elettorale nelle elezioni regionali dicembre 2015

 

«Tempi interessanti» (29)

 

Con questa affermazione il premier francese Valls ha commentato l'esito del ballottaggio nelle elezioni regionali in Francia. Che condivido, contrariamente all'euforia di chi pensa che questo paese abbia in sé gli anticorpi per evitare il prevalere del populismo. Dovremmo convicerci che nessuno li ha e che la risposta alla paura risiede nella nostra capacità di abitare un tempo interdipendente che richiede un diverso e più sobrio rapporto con le risorse del pianeta e l'assunzione di comportamenti responsabili.

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Cop 21. L'ipocrisia si incontra a Parigi (e non solo)
Chernobyl

«Tempi interessanti» (28)

Un qualsiasi notiziario radiofonico di un giorno qualsiasi. La profonda distanza fra il "non più" e il "non ancora", che rischia di diventare un baratro. "Fare meglio con meno" scrivevo due anni fa nelle mie idee per il Trentino per registrare che anche qui come nel resto del pianeta la grande maggioranza delle persone preferiscono azzannarsi piuttosto che riconsiderare i propri stili di vita. Così si è in guerra, senza nemmeno rendersene conto.

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«Modena, stazione di Modena. Per il futuro si cambia»
Modena, la sala del convegno

Giovedì scorso sono stato a Modena, nella sala della Fondazione Teatro San Carlo, un po' il cuore antico della città, per il Convegno dal titolo suggestivo “Modena, stazione di Modena”.

I migranti arrivano in treno e queste sono le parole con le quali vengono accolti. Loro però non sanno che cosa li aspetta, o forse sì perché Modena è una città ricca e dunque forse si aspettano di condividere un po' di quella ricchezza. Ma 400 ospiti diventano invece un problema. Numeri irrilevanti se rapportati alla popolazione, agli sportelli bancari e agli altri presunti indicatori del benessere, ma non per un immaginario collettivo che si auto alimenta di paure (e di quel che la gente vuol sentirsi dire) che i talk show televisivi spargono a piene mani pur di fare audience. ...

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Grazie ad Alberto e Luciana
Venezia, 24 novembre 2015

 

Credo dovremmo tutti ringraziare il papà e la mamma di Valeria Solesin per come hanno vissuto il loro dolore fino all'ultimo saluto dato oggi in piazza San Marco. Grazie a loro la risposta a questa tragedia è stata una grande dimostrazione di civiltà e di unità, oltre ogni bandiera ed appartenenza, che non era niente affatto scontata nel clima di paura e di odio che sta attraversando l'Europa e il mondo intero. Grazie ad Alberto e Luciana. Ed un pensiero a Valeria e a tutte le persone vittime del terrorismo e della guerra.

 

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Ritorno nel rancore
Temazcal

Diario messicano. Sesta ed ultima puntata.

... Nemmeno il tempo di rientrare a Trento e, nell'ascoltare in autostrada un radiogiornale, veniamo riportati all'amara realtà di un allucinante dibattito sul diritto delle persone a farsi giustizia da sé. Un sindaco padano, intervistato da un cronista accondiscendente, dice cose che fanno rabbrividire, sul diritto di sparare a casa propria ma anche per strada. Bentornati in questo mondo, dove la paura fa strame di buonsenso e di civiltà. Gli umori sono diventati rancore ed il rancore progetto politico. Mentre questo accadeva la sinistra, elitaria e un po' snob, nemmeno si accorgeva di quel che stava covando nei luoghi del rancore, le nostre krčme, le locande balcaniche che a guardar bene potevamo vedere anche sotto casa nostra. Tutti contro tutti, con le unghie pronte all'aggressione verso tutto ciò che, diverso o famigliare che sia, ti insidia nel tuo possesso o nel bisogno spasmodico di sicurezza. Così va il mondo, ben prima di Parigi.

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