«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Il Trentino in Palestina
Gerusalemme

(28 aprile 2011) Dal 28 aprile al 2 maggio una delegazione della comunità trentina sarà nei territori dell'Autorità nazionale Palestinese in una visita dedicata ai temi dell'agricoltura e dello sviluppo locale. Vi fanno parte, fra gli altri, il presidente Lorenzo Dellai, l'assessore all'Agricoltura Tiziano Mellarini, il presidente della Cooperazione trentina Diego Schelfi, il presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani Michele Nardelli. Da venerdì il diario di viaggio.

Social network per cosa?
Paul Klee, Case gialle e rosse a Tunisi
Cosa dire. A cosa dare precedenza. Nell'agorà il cosa è importante. Come in parlamento, anche nell'agorà le priorità in agenda sono fondamentali. Fare politica è anche discernere le questioni che "dovrebbero interessare" i più da quelle che dovrebbero interessare un'esigua minoranza se non, addirittura, un singolo. Ma anche il come e l'attraverso cosa è altrettanto importante. Se i temi, affrontati anche da questo sito, non vengono tradotti e comunicati ai più a che servono? Non si verrebbe, forse, ad aumentare il divario su chi ragiona attorno alla cosa pubblica e chi viene lasciato ai margini? Fabio Pipinato ne parla come nuovo direttore del blog "Politica Responsabile". www.politicaresponsabile.it

Precarietà e diritto al futuro
In braghe di tela

Si sviluppa il dibattito sul tema del diritto al futuro. Al mio intervento su L'Adige del 9 maggio scorso sono seguiti gli stimolanti interventi di Daniela Zecca, di Edoardo Benuzzi e di Lorenzo Pomini che trovate nei commenti.

di Michele Nardelli

(9 maggio 2011) Quale idea di futuro può avere oggi un ragazzo di vent'anni? Penso dovremmo partire da qui, dal prendere atto piuttosto amaramente che è stato cancellato il diritto al sogno, nell'aver reso logori i pensieri che si fondavano sull'uguaglianza degli esseri umani come nell'aver reso difficile un progetto di vita fondato sulla sicurezza sociale, sulla possibilità di mettere su casa, sul veder riconosciute le proprie capacità.

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Formazione e qualificazione professionale in agricoltura
contadini
(6 maggio 2011) Formazione e qualificazione professionale in agricoltura: perché il monopolio? Un'interrogazione in Consiglio Provinciale di Michele Nardelli

il testo dell'interrogazione

Giù le mani dalla Val di Fumo
Un immagine della Val di Fumo

Dalla Lombardia l'idea di una strada di collegamento con la Val Camonica. Un'interrogazione in Consiglio provinciale e la risposta dell'assessore Pacher 

(4 maggio 2011) La Val di Fumo, parte alta della Val Daone, è una delle valli più affascinanti del Trentino. Val Daone e Val di Fumo si protraggono per circa 25 chilometri in scenari alpini stupendi che da Malga Bissina in su non sono antropizzati e da Malga Bissina a Daone lo sono scarsamente. Il fiume Chiese nasce e scorre nella parte alta della valle, in un ambiente incontaminato fino a trovare lo sbarramento artificiale di Malga  Bissina. La Val Daone è famosa per le cascate di ghiaccio naturale che sono meta di molti appassionati. La Val di Fumo inoltre si trova nel Parco Naturale Adamello-Brenta.

Il testo dell'interrogazione

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La guerra, i giovani, i vecchi.
Paul Klee amore per la Sicilia

di Francesco Picciotto

(28 marzo 2020) In questo tempo della mia vita le grandi questioni invece di fare nascere in me il desiderio di affrontarle, sviscerarle, discuterle, finiscono invece per ammutolirmi.

Per settimane, mesi, durante i quali assisto a dibattiti accesissimi, leggo tutto quello che redattori prolifici scodellano sulle pagine di social saturi, io non riesco a produrre un pensiero che sia uno, non riesco a definire un unica idea che mi sembri degna di nota e quindi taccio. Poi, magari dopo mesi appunto, magari quando il fatto, la notizia sono belli e decotti a me sembra di scorgere un significato, una “rima” ed è allora che scrivo.

Purtroppo quello di cui voglio parlare adesso non è questione passata e non perché una volta tanto io sia stato particolarmente reattivo ma perché si tratta di qualche cosa che c'è da tempo e che è destinata ad esserci ancora a lungo. Parlo di questa condizione terribile ed innaturale nella quale siamo immersi da settimane, questa condizione che ha rivoltato le nostre vite e che ci costringe ad una sorta di esilio forzato dal quale proviamo a ricucire relazioni, sicuramente difficili e forse impossibili, con le persone a noi care, con il nostro pianeta, con l'universo che si agita dentro di noi, con la nostra storia.

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Il mondo non è più sicuro di prima...
11 settembre 2011

di Michele Nardelli

(2 maggio 2011) La notizia rimbalza di buon mattino attraverso le agenzie di tutto il mondo: Osama bin Laden, il simbolo del terrorismo internazionale, è stato ucciso. Lo ha annunciato nel corso della notte il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dopo il blitz dell'intelligence americana che lo ha scovato non lontano da Islamabad, in Pakistan. Sono bastati, secondo le informazioni molto sommarie che gli Stati Uniti hanno lasciato trapelare, quaranta minuti di operazione per eliminarlo per sempre. Forse allora non servivano le bombe da 500 kg rovesciate sulle montagne dell'Afghanistan...

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