«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Un po' di luce, in fondo al tunnel
Un po\' di luce in fondo al tunnel

(17 maggio 2011) L'Italia si sveglia stamane intravedendo un po' di luce in fondo al tunnel. I risultati elettorali nei 1351 comuni e nelle 11 province ci dicono che il vento è cambiato e che un po' di primavera arriva anche da questa parte del Mediterraneo. Sconfitta sonora per il Pdl, sconfitta per la Lega, risultato al di sotto delle aspettative per il terzo polo. Buono invece il risutato del centrosinistra che vince al primo turno a Torino e Bologna, va al ballottaggio (ma con un notevole vantaggio) a Milano e a Napoli dove fra i due candidati del centrosinistra prevale (grazie al voto disgiunto) Luigi De Magistris a testimoniare una forte richiesta di discontinuità rispetto alla gestione precedente. Nelle elezioni provinciali 6 provincie vanno al ballottaggio, mentre il centrosinistra si afferma al primo turno a Gorizia, Ravenna e Lucca. Vince il centrodestra a Treviso e Campobasso.

L'esito del voto a Milano segna forse più di altri il cambiamento nell'orientamento del nord fino a ieri roccaforte di Berlusconi e della Lega. Nella città simbolo del berlusconismo Giuliano Pisapia raggiunge il 48% mentre la Moratti si ferma al 41,6%, la Lega Nord è sotto il 10% e il PD per un soffio non è il primo partito.

Più in generale è il nord del paese che sembra uscire dalla notte in cui s'era cacciato: il voto di tre città chiave come Torino, Milano e Trieste(pur nella prudenza necessaria per l'esito del ballottaggio) indica in ogni caso una netta inversione di rotta.

Ora si tratta di confermare questo risultato nei ballottaggi ma soprattutto di corrispondere alle istanze di cambiamento con idee, progettualità e comportamenti capaci davvero di aprire una pagina nuova.

Un'occasione viene il 12 e 13 giugno con i quattro referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento: temi che assumono un profondo significato politico, investendo il modello di sviluppo di questo paese. In gioco è la nostra capacità di cambiare rotta, facendo della cultura del limite e della sostenibilità uno dei tratti decisivi del cammbiamento. (m.n.)

http://elezioni.interno.it/

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I confini della libertà economica
Paul Klee
(16 maggio 2011) L'imminente inizio del Festival Economia di Trento rinnova l'appuntamento con una manifestazione che ha saputo rispondere in questi anni a un bisogno diffuso di conoscenza attraverso un registro "alto". Il tema del 2011, "I confini della libertà economica", induce a una riflessione sulla natura della crisi, sugli obiettivi della libera iniziativa e sul ruolo degli Stati nel mondo interdipendente. Dando il benvenuto alla nuova direttrice di Politica Responsabile, Fausta Slanzi, vi invitiamo come sempre a sintonizzarvi su www.politicaresponsabile.it

Per chi suona la campana?
Pablo Picasso, Guernica

"Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: Essa suona per te"

Jhon Donne (1573 - 1651)

(riportato in apertura del romanzo di Ernest Hemingway "Per chi suona la campana")

Economia e democrazia. Il pensiero di Amartya Sen
Amartya Sen

di Ugo Morelli

(25 maggio 2011) Il benessere è diverso dalla ricchezza. Quest'ultima ne può essere una condizione, a patto che si combini con la giustizia, l'eguaglianza, la tolleranza, l'etica e l'attenzione allo sviluppo delle capacità.

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L’impegno di pace e sicurezza in Somalia: molti attori internazionali, poca conoscenza del terreno
Africa
L'impegno di pace e sicurezza in Somalia: molti attori internazionali, poca conoscenza del terreno

di Mario Raffaelli

(14 maggio 2011) La Somalia riassume i problemi e le fratture che attraversano il Corno d'Africa: sicureza e governabilità, povertà e sviluppo, islam e fondamentalismo, migrazioni e rifugiati, pastoralismo e agricoltura, proliferazione delle armi leggere, competizione per l'uso delle risorse idriche. Questi aspetti, singolarmente e/o in combinazione, sono alla base dei conflitti in quest'area. Infatti, nella strategia europea del 2006 per una partnership per la pace, la sicurezza e lo sviluppo del Corno d'Africa, si sottolinea l'esistenza di «un sistema regionale d'insicurezza», nel quale conflitti e crisi politiche si alimentano vicendevolmente.

Per interrompere questo ciclo di violenze, è necessario un approccio regionale. Dal 1996 l'Igad (che rappresenta il Corno d'Africa "allargato", con Etiopia, Eritrea, Kenya, Uganda, Sudan, Somalia e Gibuti) ha aggiunto ai suoi compiti la mediazione dei conflitti, negoziando due processi di pace: il "Sudan Comprehensive Peace Agreement", siglato il 9 gennaio 2005, e la "Conferenza di riconciliazione somala", conclusasi nell'ottobre del 2004. Nel primo caso, la comunità internazionale (con gli Stati Uniti in prima fila) ha accompagnato efficacemente la difficile transizione, nel secondo non altrettanto.

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Il Trentino in Palestina
Gerusalemme

(28 aprile 2011) Dal 28 aprile al 2 maggio una delegazione della comunità trentina sarà nei territori dell'Autorità nazionale Palestinese in una visita dedicata ai temi dell'agricoltura e dello sviluppo locale. Vi fanno parte, fra gli altri, il presidente Lorenzo Dellai, l'assessore all'Agricoltura Tiziano Mellarini, il presidente della Cooperazione trentina Diego Schelfi, il presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani Michele Nardelli. Da venerdì il diario di viaggio.

Social network per cosa?
Paul Klee, Case gialle e rosse a Tunisi
Cosa dire. A cosa dare precedenza. Nell'agorà il cosa è importante. Come in parlamento, anche nell'agorà le priorità in agenda sono fondamentali. Fare politica è anche discernere le questioni che "dovrebbero interessare" i più da quelle che dovrebbero interessare un'esigua minoranza se non, addirittura, un singolo. Ma anche il come e l'attraverso cosa è altrettanto importante. Se i temi, affrontati anche da questo sito, non vengono tradotti e comunicati ai più a che servono? Non si verrebbe, forse, ad aumentare il divario su chi ragiona attorno alla cosa pubblica e chi viene lasciato ai margini? Fabio Pipinato ne parla come nuovo direttore del blog "Politica Responsabile". www.politicaresponsabile.it