«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Gaza. Sventolano le bandiere tricolori italiane
Vittorio Arrigoni

(16 aprile 2011) Oggi sabato alle ore 17.00 presso il Centro di formazione alla solidarietà internazionale a Trento (Via San Marco 1), in occasione della conferenza "Intrecci di pace" ci sarà un momento di ricordo di Vittorio Arrigoni

di Fabio Pipinato 

Quando ho saputo della morte di Vittorio Arrigoni s'è riaperta in me una ferita. Andare o restare. Nel '94, quando in Rwanda crollava tutto, io me ne andai. Non ebbi la forza di restare. Vittorio, invece, a Gaza, rimase. Fu l'unico italiano. Gli altri, come ci racconta Pax Christi, obbedirono all'ultimatum dei militari al valico di Heretz che ordinavano di uscire dalla Striscia. Vittorio disobbedì. Questa era la sua vita: disobbedire, rimanere e raccontare.

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Un ponte per Lampedusa
Sbarco immigrati a Lampedusa
Le associazioni trentine per l'Africa. Insieme per la democrazia e i diritti: ACAV, Arci, AVI Trentino, Consorzio Associazioni Mozambico; Centro Formazione Solidarietà Internazionale, Centro Missionario Diocesano, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani; LIMEn, Nadir Onlus, Pastorale delle Migrazioni, Water for life, Scuola di preparazione sociale, Trentino Solidale, Unimondo

"Sentiamo che non possiamo stare a guardare, vogliamo offrire idee, valori. Non ci basta più fare un lavoro, anche meritevole all'interno di ogni associazione o nel proprio ambito professionale: dobbiamo entrare in campo, collaborando e rivedendo insieme le modalità operative e di intervento per adeguarle al cambiamento dell'Africa."

Così le associazioni trentine firmatarie dell'iniziativa "Le associazioni trentine per l'Africa. Insieme per la democrazia e i diritti" il 4 marzo scorso all'aiuola della pace in Piazza Fiera a Trento invitavano la cittadinanza a non stare a guardare di fronte ai fatti che stanno scuotendo il Nord Africa.

Diverse le iniziative proposte da allora e molte altre in cantiere. Vogliamo continuare a puntare l'attenzione attraverso l'iniziativa sostenuta dall'Associazione di Promozione Sociale "L.I.M.En-Oltre i Confini" e l'associazione di assistenza ai rifugiati "Centro Astalli - Trento" che promuovono una missione sull'isola di Lampedusa con lo scopo di creare rete e raccogliere maggiori informazioni sulla difficile situazione creatasi in seguito ai massicci arrivi di migranti provenienti dal Nord Africa negli ultimi mesi.

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E' ora di ritornare a pensare
Etica oggi
Michela Marzano
Etica oggi
Erickson, pp. 125, 10 euro

di Carlo Martinelli

(15 maggio 2011) Pochi giorni fa, Michela Marzano, scrivendo su Repubblica del testamento biologico, esortava i nostri politici a non permettersi di strumentalizzare e mettere le bandiere su temi, come la malattia e la parte conclusiva e spesso sofferente della vita, che ci riguardano tutti.

Il mondo in cui viviamo è complesso, globalizzato, vorticoso. Il bombardamento quotidiano di notizie sgombra ogni volta il campo dagli eventi registrati fino al giorno precedente e si viene centrifugamente proiettati in un presente svuotato di memoria e continuamente rinnovato.

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Non solo nucleare. C'era una volta il Golfo del Messico...
Piattaforma petrolifera

(17 aprile 2011) Lo scorso anno per un paio di mesi, quando il petrolio, inarrestabile, sgorgava dal fondo del mare, la macchia nera ha turbato le coscienze. Erano in discussione: l'ambiente contro i modelli opulenti; il diritto pubblico di fronte alla forza delle multinazionali. Anticipiamo stralci di uno scritto più ampio in via di pubblicazione.

di Guglielmo Ragozzino (da www.sbilanciamoci.info)

La Bp story, la vicenda che prende nome dalla Bp, terza impresa petrolifera mondiale, obbliga a riflettere quanto sia importante e al tempo stesso pericoloso estrarre petrolio al giorno d'oggi, quali regole esistano, più o meno rispettate, quante tecniche, quante conoscenze teoriche e pratiche e quanti capitali siano coinvolti e come siano potenti e ricche di storia le compagnie del settore.

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Precariato all'INPS di Trento
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(12 aprile 2011) Cosa intende fare la Provincia per le lavoratrici con contratto in somministrazione presso la Sede INPS di Trento che stanno per essere licenziate? Un'interrogazione in Consiglio Provinciale di Michele Nardelli

il testo dell'interrogazione

San Cristoforo, il Consiglio Comunale dice no al piano
San Cristoforo
Che un'amministrazione locale, stiamo parlando del terzo Comune del Trentino, rischi di saltare sulla programmazione urbanistica del proprio territorio è di per sé un segnale di vivacità, di dialettica aperta ed anche di sensibilità politica. Sono mesi che a Pergine Valsugana si discute infatti di scelte come il piano di riqualificazione di San Cristoforo e la questione del Teatro all'aperto, e questo evidenzia come la formazione di una maggioranza non avvenga per un patto di potere avulso dai contenuti.  

Giustamente si è cercata una mediazione condivisa, ma alla fine le perplessità hanno prevalso sulle certezze e sulla compattezza della coalizione. E così ieri sera il Consiglio Comunale di Pergine, con 13 voti favorevoli, 8 contrari e 6 schede bianche, il piano di riqualificazione per San Cristoforo è stato bocciato.

Potrebbe essere l'occasione per un ripensamento collettivo, facendo tutti un passo indietro. Oppure la strada verso la crisi e le elezioni anticipate. Certo è che se sulle scelte più importanti le visioni rimarranno distanti, la maggioranza guidata dal sindaco Silvano Corradi avrà i giorni contati.

Staremo a vedere se la coalizione di centrosinistra autonomista ha qualcosa da dirsi oltre agli interessi di qualche potere forte.

Fukushima è come Chernobyl
Fukushima
La comunicazione dalla Tepco e dal governo: è stato innalzato al "livello 7" l'incidente nucleare, il massimo raggiungibile. Il 12 giugno il referendum può mettere definitivamente la parola fine al nucleare italiano.

(12 aprile 2011) Che cosa sta accadendo nella centrale di Fukushima? Per settimane si è minimizzato sugli effetti limitati dell'incidente, i nostri soloni del nucleare hanno tranquillizzato l'opinione pubblica italiana sulla sicurezza degli impianti per dire che Chernbobyl rappresentava un passato remoto (e sovietico), gli esponenti del governo italiano che tutto proseguiva per il verso indicato, seppure una pausa di riflessione (dopo l'aggravarsi della situazione e i sondaggi d'opinione) si rendeva necessaria. Dopo la decisione di queste ore dell'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare che ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima, l'impressione è che l'incertezza regni sovrana e che l'effetto di quanto sta accadendo nel complesso nucleare giapponese incalcolabile.

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