«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Allarme nucleare in Giappone
tsunami in Giappone

(12 marzo 2011) Dopo il devastante terremoto che ha colpito ieri il Giappone e lo tsunami che ne è seguito che ha spazzato via interi villaggi e città (ogni stima sul numero delle vittime appare azzardata) sono seguite oggi nuove scosse. Ma la preoccupazione maggiore viene dalle centrali nucleari disseminate nel paese del sol levante.

Mentre i sostenitori del nucleare si affannano a tranquillizzare l'opinione pubblica mondiale sulla sicurezza degli impianti, un'esplosione ha devastato una parte della centrale di Fukushima. Le immagini parlano da sole e centinaia di migliaia di persone vengono in queste ore evacuate dalle zone a rischio.

http://tv.repubblica.it/copertina/l-esplosione-all-impianto-di-fukushima/63922?video

Anche in Italia, sottoposta da mesi da una martellante propaganda a favore dell'energia nucleare, la lobby nuclearista non demorde. E dalle televisioni pubbliche e private proseguono nella disinformazione.

Il Trentino è territorio denuclearizzato (vedi la mozione approvata un anno e mezzo fa dal Consiglio provinciale) e questa cosa deve essere chiara a tutti.

E' possibile il ricambio generazionale?
Paul Klee
(6 marzo 2011) Chi naviga intorno ai trent'anni, sente il disagio di vivere da anni, da decenni, nella "categoria" giovanile. Una dimensione ormai "istituzionalizzata" dalla politica e dal mondo del lavoro. Più che la concretizzazione del mito faustiano «per sempre giovani», si tratta di una minaccia ai progetti di vita e la condanna a vivere in ruoli deresponsabilizzati. Come può avvenire in Italia il cambio generazionale? Come si può accreditare una nuova classe dirigente? Alessandro Franceschini ne parla su www.politicaresponsabile.it

Jovan Divjak, un uomo in bilico
Sarajevo, il monumento alla carne per cani
(13 marzo 2011) Dopo l'arresto di Jovan Divjak, avvenuto in Austria giovedì 3 marzo, si sono moltiplicate le reazioni e le manifestazioni di sostegno all'ex generale bosniaco. Due le petizioni per la sua liberazione, in Italia e in Bosnia Erzegovina. Riprendiamo il commento di Paolo Rumiz scritto per il Piccolo di Trieste e, in allegato, l'articolo di Andrea Rossini per Osservatorio Balcani Caucaso

di Paolo Rumiz

Lo conobbi, pensate, a testa in giù. Jovan Divjak era in posizione yoga, dritto come un palo sulla scrivania. Lontano si sentivano colpi di mortaio. Era il settembre 1992, a Sarajevo, nel quartier generale delle truppe di difesa, le milizie che lui stava mettendo assieme dal nulla. Mi disse "Si accomodi" in francese, spiegò che non dormiva da un mese e quello era il solo modo di ricuperare. Cominciammo guardandoci al contrario, come i fanti della stessa carta di tressette. Poi mi spiegò la situazione sul fronte. (...)

L'articolo di Rossini

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Un'Autonomia più condivisa
Paul Klee
(21 marzo 2011) Il nuovo direttore di "Politica responsabile" per i prossimi quindici giorni è Bruno Dorigatti, che guarda alle nuove sfide dell'Autonomia in un'ottica di condivisione. Si sta aprendo una nuova stagione dell'Autonomia, scrive Dorigatti, non possiamo più guardare al governo del territorio con gli stessi occhi di un decennio fa. Il ruolo delle parti sociali si fa centrale. Non più elementi accessori, in un ruolo di ascolto e consultazione con lo scopo di integrare quanto deciso dalla politica, ma attori protagonisti nella definizione delle strategie di governo locale. www.politicaresponsabile.it

La povertà in Trentino
Trento, anni \'60

(10 marzo 2011) E' stata presentata stamane la Relazione finale dell'Indagine conoscitiva sulla povertà e l'esclusione sociale in Trentino, curata dalla Quarta Commissione Legislativa provinciale in ottemperanza alla mozione approvata nella primavera dello scorso anno. Fornirà la base di partenza per un ampio confronto in Consiglio Provinciale.

http://www.consiglio.provincia.tn.it/allegati_stampa/20110310155022.pdf

 

Casa di riposo di Trento, un'interrogazione
La Casa di riposo di san Bartolomeo
(9 marzo 2011) Una interrogazione a risposta immediata sul collegamento navetta per i famigliari degli ospiti della Civica Casa di Riposo di San Bartolomeo, a Trento.

il testo dell'interrogazione

Più soli. Ciao Alberto, cittadino del mondo.
Alberto Tridente

(25 luglio 2012) Oggi ci siamo svegliati tutti un po' più soli. Non perché questo mondo va alla deriva, la Terra ha molte risorse e troverà anche questa volta il modo per uscirne, cambiando. Ma perché un uomo come Alberto Tridente da ieri sera non è più con noi.

Se il concetto di "cittadino del mondo" esprime un modo di essere che sentiamo nostro, nel caso di Alberto si può dire che lui era proprio così, un cittadino del mondo. Alberto ha vissuto in sintonia con i cambiamenti, con le pagine più belle, con la lotta per il riscatto degli ultimi, ma anche con le sconfitte e le tragedie, che hanno attraversato il Novecento, con lo sguardo attento di chi sa guardare alle cose della vita con dolcezza, curiosità e tenacia.

Perché Alberto amava la vita, perché era un costruttore instancabile di relazioni, perché ci ha insegnato a leggere il mondo e a comprenderne la bellezza. Insieme abbiamo attraversato, come mi scrivevi nella dedica sul tuo ultimo libro, tanta parte del Novecento. In questo lungo cammino, caro Alberto, sei stato davvero un maestro per tutti noi.

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