«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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La delegazione trentina incontra il primo ministro palestinese
L\'incontro con il primo ministro dell\'ANP Salam Fayyad

(30 aprile 2011) Costruire la pace attraverso investimenti nella cooperazione e nell'agricoltura, per contrastare l'economia del conflitto. È questo, in sintesi, il significato del doppio incontro che si è tenuto stamattina a Ramallah, e che ha visto il presidente Lorenzo Dellai e l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini incontrare il primo ministro dell'Autorità Palestinese, Salam Fayyad e il ministro dell'agricoltura, Ismail Daiq. Ad affiancare il presidente Dellai e l'assessore Mellarini vi erano: Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina; Giorgio Fracalossi, presidente della Cassa Rurale di Trento; Luca Rigotti presidente della cooperativa Mezzacorona. (a cura dell'Ufficio stampa della PAT)

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La diversità dei Sinti
Paul Klee

(4 aprile 2011) Politica responsabile è diretta da oggi, per due settimane, da Tommaso Iori e Mattia Pelli, che ci invitano a riflettere sui Sinti trentini. L'irriducibilità della cultura romanì è sempre stata quanto di più difficile e sfuggente da indagare. L'assenza è la cifra del loro vivere nel mondo dei Gage (il nostro). In questi ultimi anni assistiamo però a un fenomeno nuovo e insolito: i Sinti in Trentino hanno deciso di proporsi attivamente sul fronte delle politiche pubbliche che li riguardano. Partecipano ai tavoli, incontrano esponenti dell'amministrazione, avanzano soluzioni. Sarebbe da sconsiderati non cogliere l'opportunità che i Sinti trentini stanno offrendo a tutta la comunità. Come sempre, ne parliamo insieme su Politica responsabile, commentando e ponendo domande ai direttori. Ciao, a presto.

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Poveri di che?
uomo e cane

(10 aprile 2011) Quello che segue è l'intervento di Michele Nardelli in occasione del dibattito sull'Indagine conoscitiva sulla povertà e l'esclusione sociale in Trentino

Per quante siano le occasioni di contatto diretto con il territorio, una cosa sono le percezioni che ne possono venire, altra cosa è il lavoro di analisi, ovvero di conoscenza approfondita che presuppone capacità di ascolto, studio, confronto. E' questo, oggi, uno dei limiti più vistosi della politica, l'incapacità di leggere il presente, di comprendere la realtà, non a spanne, ma sulla base appunto di analisi in grado di mettere in discussione, se necessario, i propri strumenti interpretativi.

la relazione all'indagine

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Comprendere la primavera
Siria, le manifestazioni

di Michele Nardelli 

(29 marzo 2011) «...Le forze della repressione sono impressionanti - dicono i giovani siriani - ma non abbiamo paura. Noi faremo come i nostri fratelli egiziani e tunisini. Ci fermeremo solo quando avremo abbattuto il regime». Questa è la rivoluzione dei gelsomini, giovane, democratica, laica, nonviolenta, priva di ogni simbolo novecentesco, che si trasmette via facebook e twitter. E' una primavera, non la notte dei kalashnikov o dei bombardamenti.

In Siria il regime di Bashar al-Asad, mentre promette riforme radicali, scatena la polizia contro i manifestanti. Ma i giovani scesi in piazza sono disarmati, hanno dalla loro la forza della ragione e della vita, che mettono in gioco per la dignità e la libertà. Il loro riferimento sono i fratelli egiziani e tunisini, non quello che accade in Libia. Che invece è tutta un'altra storia. E che getta un'ombra cupa sulla primavera araba.

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Acqua e nucleare, due battaglie decisive
sul mare
di Emilio Molinari

(1 aprile 2011) Tra poco 50 milioni di italiani dovrebbero recarsi alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Per impedire il quorum il governo ha negato l'election day, per il solo voto di un radicale e l'assenza di 10 parlamentari del centro sinistra. 400 milioni spesi per evitare il quorum. Nazionalmente il PD evita ancora di prendere una posizione pubbica per il sì ai referendum. Teme di dividersi al proprio interno, mentre centinaia di realtà di questo partito si stanno esprimendo e si impegnano per i Sì!

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Educazione alla pace?
il calendario Nato

E' arrivato nelle scuole elementari e medie inferiori del Trentino (come nelle scuole italiane) il calendario 2011 dell'ISAF, ovvero del Comando italiano della Forza Nato in Afghanistan. L'obiettivo è quello di accreditare un'immagine umanitaria verso un intervento armato che coinvolge anche il nostro paese.

L'iniziativa del Ministero della Difesa in accordo, evidentemente, con il  quello dell'Istruzione, è di pessimo valore educativo. Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ho chiesto nei giorni scorsi all'assessore all'istruzione Marta Dalmaso di inviare una circolare alle scuole interessate per fermare questo scempio pedagogico, non nuovo ai ministri La Russa e Gelmini.

Quale utilizzo per il Forte di Cadine?
il forte di Cadine prima della ristrutturazione

(30 marzo 2011) Nel 2003 all'interno del Progetto Grande Guerra, coordinato dal Servizio Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento assieme al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, si individuò nel Forte di Cadine la struttura dove collocare il Centro d'Informazione delle fortificazioni trentine e se ne iniziò il  conseguente restauro.

Ora il restauro è concluso ma il forte è chiuso e non si sa che fine farà. Perché non utilizzarlo per elaborare il tema della guerra? Un'interrogazione di Michele Nardelli in Consiglio Provinciale.

il testo dell'interrogazione