«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
(8 gennaio 2011) Anche per questo blog. Abbiamo iniziato quest'avventura i primi giorni di luglio del 2009. In realtà già qualche mese prima, durante la campagna elettorale dell'autunno 2008, avevamo costruito un sito del tutto artigianale per raccogliere idee e proposte, adesioni e messaggi. Poi ci siamo dati un momento di pausa per strutturare una proposta di comunicazione che pure rientrava fra gli impegni di relazione con gli elettori, che ha preso forma ed che ora rappresenta un tratto di distinzione almeno sul piano della comunicazione istituzionale di un conigliere provinciale.
L'esito sta nei numeri. Nel corso del 2010 il sito ha registrato 15.580 visite per 7.331 visitatori unici, 32.641 pagine visitate, un tempo medio di permanenza sul sito di 2 minuti e 10 secondi, il 46,26% di visite nuove. (...)
Fra i molti messaggi che in questi giorni sono arrivati ne voglio riprendere uno.
«Ora che tutt'intorno, a ogni balcone, la donna compie riti di fecondità e di morte, versa acqua nei vasi, immerge fiori, ravvia le lunghe foglie, schianta i seccumi, libera i buttoni per il meglio della pioggia, per il più caldo del sole, o miei giovani e forti, miei vecchi un po' svaniti, dico prego: sia grazia essere qui, grazia anche l'implorare a mani giunte, stare a labbra serrate, ad occhi bassi come chi aspetta sentenza. Sia grazia essere qui, nel giusto della vita, nell'opera del mondo. Sia così.»
Insieme all'Augurio di Mario Luzi ti mando anche il mio insieme a Elena e Flavia.
Riccardo
di Michele Nardelli
In queste ore le immagini di Betlemme entrano nelle nostre case. Non so con quale effetto, posso solo sperare che la vista dei luoghi in cui nacque Gesù di Nazareth possa aiutare ad aprire gli occhi, il cuore e la mente delle tante persone che, nella paura verso i cambiamenti che segnano il nostro presente, tendono invece a chiudersi. A difendere con le unghie quel poco o tanto che si ha, a vivere le altre persone - nel vicinato come nella propria famiglia - quasi rappresentassero un'insidia.
(27 dicembre 2010) «L'uomo incontrò se stesso e non si riconobbe». Nulla meglio delle parole di Ernesto Balducci possono descrivere il senso grandioso e tragico della "conquista" delle americhe.
Nell'avvicinarmi a quest'altro mondo di là dell'Atlantico ho fra le mani un libricino delle Edizioni cultura della pace del 1992, la cui lettura mi riempie di commozione per l'affinità di sguardo e insieme per quanto si sia infranta la speranza che padre Balducci aveva riposto in quel fatidico cinquecentenario immaginato come un "anno di grazia" che avrebbe potuto far incontrare il conquistatore e il conquistato, Cortés e Montezuma. Ma non andò così.
Le nostre rotte sono più confortevoli e veloci. Così da questa sera lo sguardo assumerà una diversa angolazione, quella che viene da quello straordinario osservatorio che rappresenta il Messico. Di questo viaggio proverò a raccontare le suggestioni, i chiaroscuri, i profumi... attraverso le parole e le immagini che saprò raccogliere in questi giorni che pure vorrebbero essere di riposo. Certamente saranno dedicate al piacere di rivedere ed abbracciare gli amici Carlos e Pano ai quali ci lega un'amicizia intensa che nasce chissà dove... forse nel profondo di un sentirsi parte di un'umanità senza più bandiere ma non per questo consapevole di un'unica comunità di destino.
A proposito, quel libricino s'intitolava "Montezuma scopre l'Europa".
(14 dicembre 2010) Nel mio commento sulla manifestazione di sabato era intuibile lo scetticismo che accompagnava l'avvicinarsi al voto di oggi. Il governo Berlusconi infatti passa la prova dei numeri in Parlamento. Rimane la crisi politica di una maggioranza che perde pezzi ma che è ancora al timone di questo disgraziato paese. Dal tunnel non siamo affatto usciti e ho la sensazione che alla fine sarà il partito di Bossi a decidere se andare o meno alle elezioni anticipate. Nel frattempo spero solo che il centrosinistra sia capace di ripensarsi, di affrontare i nodi irrisolti di una diversa sostenibilità economica e sociale, di farsi portatore di un'idea di futuro.