«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Software libero in libero stato
la radio

Riceviamo da Paolo Anghileri questo scritto che volentieri pubblichiamo. La Provincia autonoma di Trento, già nel corso della passata legislatura, ha assunto un impegno in questa direzione, ma che non si è ancora pienamente concretizzato. Il Comune di Trento ha approvato recentemente un ordine del giorno sul passaggio al software libero e proprio nei giorni scorsi anche il Comune di Rovereto ha annunciato la scelta dell'open source.

di Paolo Anghileri


Gli ultimi dieci anni hanno visto una vera e propria rivoluzione
nell'ambito del software libero, comunemente detto open source.
Innumerevoli progetti hanno raggiunto la maturità mettendoci a
disposizione software di standard qualitativo elevato a costo zero.
Un'ottima opportunità di risparmio anche per le pubbliche amministrazioni. (...)

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Il Parco del Lagorai e il rilancio della Valsugana
artesella
(17 giugno 2010) Sul quotidiano "L'Adige" di oggi i consiglieri del PD del Trentino Michele Nardelli e Luca Zeni avanzano una proposta che rilancia l'idea del Parco del Lagorai in un più ampio progetto di rinascita della Valsugana, a partire dalle sue vocazioni naturali e storiche.

Una proposta per la valsugana

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Rendere tutto ciò desiderabile
neve

di Fabio Pipinato*

(17 agosto 2010) Un'anomalia. Ci siamo raramente occupati di "politica interna" in quanto lo sguardo del nostro portale è, come dice il nome stesso, soprattutto "politica estera" ma, visto il clima, corre l'obbligo. (...)

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Al crepuscolo impreparati
occhiali

di Michele Nardelli

La rottura fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini segna la fine dell'alleanza politica che ha governato l'Italia della seconda repubblica. O meglio, per dirla con Massimo Cacciari, di quell'alleanza di potere che della prima repubblica ha rappresentato la continuità nel più perfetto stile gattopardesco, all'insegna cioè della contrapposizione ideologica, politica e culturale che aveva segnato il secondo dopoguerra, mettendo a profitto la crisi dei partiti storici per porre fine al "caso italiano" all'insegna di un programma che la P2 aveva disegnato qualche anno prima.

Editoriale

Manifesti
paul klee

(Agosto 2010) In contesti e modalità diverse, Veneto e Trentino, due manifesti regionali suggeriscono di cambiare schema di gioco, ripensare la politica a partire dai territori e dalle loro straordinarie energie, guardando al federalismo in una prospettiva europea.

Esiste un'altra narrazione? Di questo paese, dei suoi territori, delle connessioni con i flussi della globalizzazione, delle paure che ne vengono? È a questa domanda che la politica che non si riconosce nel berlusconismo è chiamata a rispondere. Perché fino ad ora il centrosinistra questa altra narrazione non ha saputo proporla...

Ne parliamo su www.politicaresponsabile.it

Mezzaluna fertile del Mediterraneo
immagine

(30 luglio 2010) Si è costituita a Milano per iniziativa di un gruppo di volonterosi  tra i quali Ali Rashid, Moni Ovadia, Michele Nardelli e Rino Messina, l'Associazione "Mezzaluna fertile del Mediterraneo", rivolta a chi ama il Mediterraneo e si ostina a pensare alla Palestina come ad un luogo di cultura e di pace.

 

il testo del comunicato

Mirijana, la guerra non è mai finita
Maocina Muka

«Si comincia veramente a vivere quando si concepisce la vita come una tragedia» William Butler Yeats

(4 agosto 2010) Qualche sera fa ho assistito alla prima rappresentazione di "Mirijana" e ne ho parlato nel mio diario di bordo. Vorrei riprendere quel che ho scritto come riconoscenza verso le persone che hanno creduto a questo lavoro perché non è facile entrare nell'oscurità del male che in genere preferiamo rimuovere. Parlandone, nei giorni successivi, qualcuno mi chiedeva che senso ha dare rappresentazione al male e la mia risposta è stata che la violenza e lo stupro non sono accidenti ma la normalità, come lo è la guerra. Possiamo decidere di non parlarne, ma sarebbe ed è semplice ipocrisia. Come scrive James Hillman "La pace sorge nel territorio della guerra".

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