«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

Archivio articoli

Meglio con meno: il nuovo orizzonte del benessere
Paul Klee

(24 gennaio 2011) «... Anche il Trentino deve ricercare la sua "terza via" superando, da un lato, la dittatura del PIL e, dall'altro, la rassegnata accettazione di una mera decrescita. La prima strada, si è dimostrato, non è comunque sufficiente a garantire stabilità, sostenibilità ed equità, mentre la seconda trascinerebbe inevitabilmente con sé la coesione sociale...».

E' il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai il direttore a rotazione di "Politica è Responsabilità" e la tesi proposta riguarda le sfide della seconda parte della legislatura.

Il dibattito è aperto su www.politicaresponsabile.it

Interbrennero, attenzione al lavoro
Galleria ferroviaria

Un disegno strategico per trasferire il trasporto merci sulla rotaia. Ma attenzione al lavoro. Un'interrogazione in Consiglio provinciale.

(27 gennaio 2011) Il 21 gennaio 2011 la Giunta provinciale di Trento ha approvato, con la delibera n. 21, il Piano di riorganizzazione societaria nel settore dell'intermodalità, volto a realizzare un disegno strategico indirizzato ad agevolare il trasferimento del trasporto merci dall'autostrada alla ferrovia, assegnando il controllo della società Interbrennero spa - società che dal 1982 gestisce la piattaforma interportuale di Trento - alla società Autostrada del Brennero spa, anche attraverso il coinvolgimento della società Tecnofin Trentina spa, attualmente azionista di entrambe le società, partecipate sia dalle due Province autonome, sia dalla Regione Trentino Alto Adige/Suedtirol (le Province di Trento e Bolzano, la Regione ed il Comune di Trento detengono congiuntamente il 77,8% di Interbrennero spa).

» continua...

La rivoluzione dei gelsomini
prosegue la rivoluzione tunisina

di Marco Calamai

(21 gennaio 2010) La "rivoluzione democratica" tunisina, come l'ha definita subito il quotidiano spagnolo El Pais, è un evento di enorme portata. Lo è per la Tunisia in primo luogo, ovviamente, ma lo è anche per l'insieme dei paesi arabi del Mediterraneo e del Medio Oriente. E lo è pure per la vecchia Europa, specie per i paesi della sponda sud, presi di sorpresa, a dir poco, dai tumultuosi avvenimenti tunisini.

da http://www.articolo21.info/

l'articolo

Strafexpedition, la memoria calpestata
quel che rimaneva nell\'altipiano
(14 gennaio 2011) La scelta degli impiantisti della Carosello Ski di Folgaria di intitolare una delle piste da discesa dell'altipiano infanga la memoria dei caduti della prima guerra mondiale. E fa il paio con le scelte aggressive verso un territorio che richiederebbe il silenzio. Annunciata da Michele Nardelli un'interrogazione in Consiglio Provinciale.

articolo Corriere del Trentino

leggi | 2 commenti - commenta | leggi i commenti
Strafexpedition, un'interrogazione in Consiglio Provinciale
guerra sull\'altipiano
(19 gennaio 2011) La decisione di intitolare una pista da sci nei pressi di Folgaria ad uno dei fatti più tragici della prima guerra mondiale ha suscitato molta indignazione. Ora c'è anche un atto formale sul piano istituzionale: Michele Nardelli ha presentato un'interrogazione a risposta immediata in Consiglio Provinciale.

il testo dell'interrogazione

leggi | 2 commenti - commenta | leggi i commenti
Fiat, vince il sì al diktat di Marchionne
automobili
(15 gennaio 2011) Mirafiori, prevale il sì all'accordo. Ma il 54%, laddove ci si aspettava il plebiscito, è una mezza sconfitta. Il fatto è che - a prescindere dall'esito del referendum sull'accordo - tutta questa vicenda si configura come una sconfitta, comunque. Delle relazioni sociali, della cultura giuslavorista, della dignità delle persone. Nulla di nostalgico, né di conservatore. Ma la semplice considerazione che la forzatura autoritaria dei processi e i ricatti non portano da nessuna parte. Non c'è cultura europea dentro questo accordo, né il farsi carico responsabile di un contesto interdipendente. Solo un processo di deregolazione acuta che cerca di fare scuola nel paese. 

Marchionne e i suoi rapporti con la Philip Morris

Traffico d'organi dell'UcK, come reagire all'inaccettabile
Aghim Muka, Due di cuori
(12 gennaio 2011) Membri dell'Uck accusati di crimini, tra i quali anche l'uccisione di prigionieri per il trapianto di organi. Un crimine orrendo, un'accusa rigettata con veemenza da media e politici dalla due parti del confine albanese. Un editoriale tratto dal settimanale albanese Panorama a firma dell'amico Fatos Lubonja

Articolo pubblicato da Panorama  il 22 dicembre 2010 e selezionato originariamente da Le Courrier des Balkans. Traduzione di Osservatorio Balcani e Caucaso

di Fatos Lubonja

I politici e i media albanesi si sono unanimemente schierati contro il rapporto di Dick Marty, che accusa alcuni membri dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), guidato da Hashim Thaci, di crimini in Kosovo ed in Albania. Una presa di posizione dalle caratteristiche così irrazionali da stupire gli stessi albanesi, per non parlare degli stranieri. Dirò da parte mia che tanto quanto il rapporto in se stesso, anche la reazione albanese-kosovara merita di essere analizzata. (...)

» continua...